Torre Annunziata. E’ finito in carcere Francesco Tamarisco, classe ’73, mandante dell’omicidio di Matilde Sorrentino, nota anche come “Mamma coraggio”, avvenuto a Torre Annunziata nel 2004. La donna si trovava all’uscio della propria abitazione, quando venne freddata da diversi colpi di pistola, all’età di 49 anni.

Le immediate indagini consentirono di individuare l’autore materiale dell’omicidio: Alfredo Gallo classe 78, pregiudicato, il quale fu arrestato il 30 aprile 2004 dai Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata e successivamente condannato all’ergastolo in via definitiva.

L’omicidio della donna rappresenta, alla luce delle complessive emergenze investigative e probatorie, il tragico epilogo di una delle più gravi vicende criminali verificatesi sul territorio di Torre Annunziata, ovvero quella relativa all’abuso e stupro di diversi bambini a opera di una organizzazione di pedofili attiva nel cosi detto quartieri dei “Porerelk”.

I fatti furono compiutamente documentati a seguito della denuncia di tre madri, i cui figli erano caduti nella rete dei pedofili. Tra le denuncianti un ruolo di assoluta protagonista venne assunto da Matilde, per questo detta “mamma coraggio” , le cui dichiarazioni vennero acquisite sia nella fase delle indagini preliminari, sia nelle udienze celebratisi innanzi al Tribunale di Torre Annunziata, all’esito delle quali, con sentenza emessa il 9 giugno 1999, vennero condannati a pesanti pene detentive 17 dei 19 imputati, tra cui Francesco Tamarisco, poi assolto in appello.

Il 26 ed il 27 luglio 1999, nell’arco di appena dodici ore, vennero trucidati a Torre Annunziata, due soggetti ritenuti tra i principali partecipi della turpe associazione dedita allo stupro dei minorenni, Ciro Falanga e Pasquale Sansone nel frattempo rimessi in libertà per decorrenza dei termini di custodia cautelare, benché condannati alla pena di 15 e 13 anni di reclusione.

Nel corso delle recenti indagini a carico del Francesco Tamarisco , capo dell’omonimo gruppo criminale detto dei “Nardier” , con base a Torre Annunziata ed operante nell’ambito del traffico dei narcotici – e stata complessivamente acquisita una cifra gravemente indiziaria tanto da ritenerlo il mandante e l’organizzatore dell’omicidio di Matilde. L’arrestato nutriva gravi ragioni di astio e di risentimento nei confronti della SORRENTINO, in quanto la donna aveva osato denunciarlo.

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