Napoli. Un vizio di forma, un errore nella procedura seguita dagli inquirenti ed il baby killer della “paranza dei bambini” ritorna di nuovo libero, per la seconda volta in poco più di un mese. Stiamo parlando di Francesco V.,  legato al clan del centro storico e accusato dell’omicidio Mazzanti.

Il 28 novembre scorso  ricostruisce Il Mattino – a Francesco è stata notificata una misura cautelare in carcere per l’omicidio di Mario Mazzanti, il giovane assassinato il 3 maggio 2015, secondo l’accusa per essere intervenuto a dirimere una lite tra ragazzi nella zona delle «Chianche». Si trattava del provvedimento che il Tribunale per i minorenni di Napoli aveva emesso dopo un primo annullamento, delegando i colleghi di Catania a occuparsi dell’applicazione dal momento che il babykiller è detenuto in Sicilia per scontare una vecchia condanna per un diverso reato.

L’interrogatorio che ha preceduto la notifica di questo provvedimento cautelare, però, è stato svolto dal pubblico ministero e non dal giudice per le indagini preliminari come invece prevede la legge per iter di questo tipo. Da qui la richiesta degli avvocati e la scarcerazione del giovanissimo presunto killer di Forcella, ora indagato a piede libero per l’agguato mortale ai Quartieri Spagnoli.

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