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Una tariffa fissa per le auto, gli scooter e persino le foto da scattare al panorama. I carabinieri hanno ricostruito il business dei parcheggiatori abusivi tra Posillipo, Fuorigrotta e Bagnoli. Alla fine 16 le persone finite nei guai.

Racket sulle foto a via Petrarca: il nuovo business degli abusivi

A raccontarla, sembrerebbe una scena di Totò truffa 62, il celebre film dove l’attore partenopeo impersonava il ruolo di proprietario della Fontana di Trevi a Roma per raggirare un italo-americano in cerca di un buon investimento in Italia. In quella pellicola, Totò fingeva di chiedere ai turisti una mancia per le foto scattate al monumento capitolino. Ed è proprio quello che è successo a Napoli, in via Petrarca a Posillipo, dove si ammira uno dei panorami più belli al mondo.

I parcheggiatori abusivi, sempre in agguato, oltre a imporre una tariffa per la sosta dell’auto ai turisti di passaggio, imponevano anche il racket sulle foto da scattare al paesaggio. Il tariffario oscillava tra i 50 centesimi e i 2 euro. Una somma extra per gli amanti del panorama che volevano immortalare il Golfo di Napoli con smartphone o fotocamera digitale. Per legittimare la richiesta, spesso gli abusivi si improvvisavano fotografi, offrendo così un “servizio” aggiuntivo al malcapitato.

A Coroglio e via Toledo

Le mani dei parcheggiatori abusivi sugli stalli e sugli spazi di sosta si allungavano anche in via Coroglio, zona di Bagnoli nota per i locali notturni. In questo caso i prezzi erano fissi e preventivamente concordati. Dieci euro per una macchina, 20 per una macchina di lusso, 5 euro per uno scooter o una moto. Infine, altri due parcheggiatori abusivi sono stati identificati in viale Augusto a Fuorigrotta. Un business che frutta nelle casse dei criminali svariati milioni di euro l’anno e che neanche l’intervento quasi quotidiano delle forze dell’ordine riesce a interrompere.

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