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Una passeggiata da Marano a Napoli trasformata in un incubo. Valentina, 44 anni, è stata brutalmente picchiata dal marito con una chiave inglese, insultata, minacciata di morte in strada e vittima di un tentativo di strangolamento. Soltanto grazie alla sua forza di volontà è riuscita a salvarsi e a evitare di morire soffocata tra le mani dell’orco. L’uomo è finito in manette con l’accusa di tentato omicidio dopo l’intervento della Polizia.

Napoli, pestata in strada con chiave inglese. Marito arrestato per tentato omicidio

È il 25 novembre, il giorno internazionale contro la violenza sulle donne. In tv e sui giornali si parla dell’ultimo femminicidio, quello di Giulia Cecchettin. Nelle piazze di mezza Italia si mobilitano migliaia di donne e uomini per sensibilizzare i cittadini sul tema della violenza di genere e sui maltrattamenti che ogni giorno avvengono nel silenzio delle mura domestiche. Le vittime sono tante.

Tra queste c’è anche Valentina, una mamma di 44 anni che risiede a Marano. Da anni subisce pestaggi e aggressioni da parte del marito. Violenze che si sono consumate anche davanti ai figli, oggi abbastanza adulti da vivere fuori città. L’uomo ha una brutta dipendenza da cocaina.

Sono giorni duri, per lui: non ha i soldi per procurarsi nuove dosi. Senza contanti, scarica la sua rabbia e le sue crisi di astinenza sulla moglie. Il 28 ottobre, al culmine di una lite, prova a strangolarla. Soltanto il cane della coppia, che di fronte alla scena comincia ad abbaiare rumorosamente, riesce a distrarre l’aggressore così da consentire a Valentina di divincolarsi e scappare in strada, dove intercetterà una pattuglia dei carabinieri che raccoglieranno la sua prima denuncia.

Strangolata in auto: “Ti ammazzo”. Arriva la Polizia

È solo l’inizio. Passano meno di trenta giorni. Il 25 novembre, appunto, la coppia raggiunge Napoli in automobile per fare una passeggiata; iniziano le botte in auto: schiaffi e pugni. L’uomo è in crisi di astinenza. Una volante della Polizia di Stato, in via Toledo, li ferma per sincerarsi che tutto sia ok. La donna, spaventata da quella che potrebbe essere la reazione del marito, tranquillizza gli agenti per allontanarli. Appena le forze dell’ordine si dileguano, l’orco però scatena tutta la sua furia: afferra una chiave inglese e si accanisce sulla moglie. “Ti ammazzo”, le sussurra.

All’altezza di via Amato Montecassino, in zona Mater Dei, la violenza degenera in tentato omicidio: dalle botte si passa allo strangolamento. Valentina ha le mani dell’uomo attorno al collo, è schiacciata contro lo sportello, si sente mancare il respiro. Sta per perdere conoscenza quando per miracolo la portiera alle sue spalle si spalanca. La 44enne riesce a scappare mentre il marito le strappa ciocche di capelli per ritrascinarla nell’abitacolo.

La vittima attira l’attenzione dei residenti e poi si infila nell’auto di un’automobilista di passaggio che la fa salire in macchina. Il marito violento non ci sta: scende dalla sua vettura e comincia a colpire con schiaffi e pugni il finestrino dell’altra auto per convincere la moglie a tornare a casa con lui. Volano nuove minacce di morte e nuove intimidazioni. Arrivano intanto due volanti della Polizia che bloccano l’orco e lo arrestano con l’accusa di tentato omicidio.

La causa di separazione

Per Valentina è la fine di un incubo. Viene portata all’ospedale Vecchio Pellegrini per essere medicata: per lei 40 giorni di prognosi per trauma cranico, trauma cervicale ed ecchimosi diffuse su tutto il corpo. Ora la 44enne, difesa dall’avvocato Giovanni Lo Russo, ha sporto querela contro il marito per lesioni gravissime. Assistita invece da Marco Albanesi e Gianfilippo della Ragione, affronterà anche la causa civile di separazione e divorzio. Dopo anni di sevizie e violenze, Valentina potrà finalmente ricominciare una nuova vita.

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