La sua fuga è durata circa due settimane, fino a quando i poliziotti non lo hanno rintracciato in un’abitazione situata nei Quartieri Spagnoli, a Napoli. È finito in manette A.M., 17enne del posto, dopo giorni in cui si era reso irreperibile.

Napoli, arrestato baby boss 17enne: in passato giudicato “incapace di intendere”

Il ragazzo è accusato di tre rapine (due consumate e una tentata), del furto con strappo di un orologio di lusso e di ricettazione di un monile. Inoltre, A.M. è considerato un criminale emergente della zona, in passato era stato classificato con una perizia “incapace di intendere e di volere”. Per questo motivo era stato considerato “utile” dalla camorra, che lo aveva utilizzato per attività illecite. Ma di recente una nuova perizia ha fatto cadere questa sorta di tutela, di cui godeva, ed è stato possibile eseguire una misura cautelare nei suoi confronti.

La cattura

Il giovane era ricercato dallo scorso 13 dicembre, quando il gip del Tribunale per i Minorenni di Napoli, su richiesta della Procura per i Minorenni locali, aveva emesso nei suoi confronti l’ordinanza disponendo la collocazione in un istituto penale minorile.

Quando i poliziotti erano andati a casa sua, però, di lui non c’era traccia. Per arrivare all’appartamento in cui si nascondeva sono state condotte serrate indagini sui suoi spostamenti e sulla sua rete di contatti. Il 17enne è stato rintracciato nel giorno di Santo Stefano dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Napoli col supporto degli agenti dei commissariati San Ferdinando e Montecalvario.

All’arrivo delle forze dell’ordine non ha opposto resistenza; le due persone che erano con lui nell’appartamento sono state identificate e denunciate per favoreggiamento personale. 

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