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Emergono nuovi dettagli sulla relazione tormentata tra Fortuna Bellisario, 36 anni, e il marito, Vincenzo Lopresto, 40, responsabile dell’efferato omicidio della moglie. La donna aveva perso gran parte dei capelli (come si può notare anche dalla foto). E non perché soffrisse di alopecia o di altre patologie cutanee, ma perché l’uomo, durante le sue aggressioni, glieli strappava. Veri e propri “strascini” che si ripetevano con particolare frequenza e che avevano di fatto già sfigurato il volto della 36enne.

Fortuna, dunque, portava già sul corpo i segni di quelle violenze. Eppure, prima del delitto, nessuna denuncia o segnalazione alle forze dell’ordine. All’apparenza, anzi, sembrava una coppia affiatata. Enzo postava sul suo profilo Facebook decine e decine di post dedicati alla moglie, in cui si diceva certo del suo amore per quella che considerava la donna della sua vita. Risale al giorno prima dell’omicidio, al sei marzo, la condivisione di una canzone neomelodica, “Quando stai cu’ essa”, di Emanuela Biondi, che sembra indirizzata proprio alla moglie.

Il 26 settembre, invece, di qualche anno fa, un post in cui augurava buon anniversario: “Con te la mia vita è più bella”, si legge. E ancora: “Nella mia mente e nel mio cuore c’è sempre un pensiero per te”. Proprio sotto l’ultimo aggiornamento Facebook non mancano i commenti indignati di tante persone che lo conoscevano o che hanno appreso della terribile notizia. “Sei solo uno schifoso”, “assassino”, “sicuramente non era dedicato a quella poveretta. Ti rendi conto di cosa hai fatto, bestia?”.

 

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