“La normativa vigente non consente all’Ente di prorogare il mio contratto, sia nelle more dell’espletamento dell’avviso pubblico per la mobilità volontaria sia per l’eventuale concorso per l’assunzione di un dirigente a tempo indeterminato”. Hanno quasi il sapore dell’addio le dichiarazioni rilasciate al nostro portale da Agostino Di Lorenzo, dirigente-capo dell’ufficio tecnico comunale, arrivato a Marano circa un anno fa, accolto tra lo scetticismo di alcuni esponenti del centrodestra – che avevano storto il naso a causa dei suoi trascorsi politici – e la fiducia del sindaco Liccardo e quella, seppur condizionata, di molti membri della minoranza. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata davvero tanta. Circa un anno in cui Di Lorenzo ha dovuto fare i conti con le tante, numerose vicissitudini giornaliere e non. Le grane per il servizio di nettezza urbana, il patrimonio immobiliare, le antenne per la telefonia mobile, il caso Galeota, il Piu Europa, le case popolari, il Pip e tutte le querelle relative alla manutenzione stradale e delle strutture pubbliche. Un mare di problemi, insomma, molti dei quali non ancora risolti.

“Mi auguro – spiega Di Lorenzo – di poter ancora lavorare con il Comune, per portare avanti i progetti e tutte le azioni che abbiamo avviato in questo anno di intenso lavoro. Il 29 dicembre scade il mio contratto e di quel che accadrà dopo non ne ho idea. Quel che è certo è che, nel caso in cui non dovesse dare frutti l’avviso per la mobilità volontaria, inoltrerò domanda per il concorso a tempo indeterminato. Il bilancio è sicuramente positivo, anche dal punto di vista umano. Negli ultimi giorni ho incassato tanti attestati di stima, soprattutto da parte dei dipendenti dell’ufficio”. Eppure sono tante le questioni ancora aperte che, salvo sorprese dell’ultim’ora, dovranno essere seguite o da un nuovo dirigente o per alcuni mesi dal segretario generale Brunella Asfaldo, a cui andrebbe l’interim del comparto.
Galeota. “La vicenda si è ormai incanalata in un certo modo. Di Lorenzo o non Di Lorenzo il Comune andrà avanti con gli atti propedeutici all’abbattimento o acquisizione del bene al patrimonio del Comune. Ho già sollecitato la struttura affinché sia intimato ai proprietari di ripristinare lo stato dei luoghi. Sono atti successivi alla procedura per la revoca della Dia”.
Pip. “Stiamo ancora verificando alcune situazioni, ma devo dire che dal punto di vista urbanistico non ci sono problemi di sorta. Vanno valutati altri aspetti, che attengono maggiormente alla sfera del concessionario e per i quali ho chiesto un parere all’ufficio avvocatura”.
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