Un rischio sul fallimento del Pnrr c’è: per spendere queste risorse, bisogna disporre di una macchina amministrativa efficiente. Noi abbiamo presentato progetti come città metropolitana al governo centrale per più di 300 milioni e alla fine abbiamo avuto quasi 360 milioni di finanziamenti su 50 comuni; solo Napoli ha avuto due grandi progetti da 125 milioni che riguardano Scampia e San Giovanni. Se si lavora bene, si ottengono risultati“: queste le parole del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, intervenuto a Campania Oggi, trasmissione in onda su Tele Club Italia dal lunedì al venerdì.

L’intervento del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi

Il sindaco Manfredi si è espresso sulla questione movida: “Il fenomeno movida è di tipo nazionale: anche in altre città minori, nell’area metropolitana, ci sono difficoltà nella gestione di questo problema. Stiamo agendo su due fronti: da un lato stiamo lavorando sull’eccessivo affollamento per avere un maggiore controllo, soprattutto attraverso le azioni interforze tra polizia municipale e altre forze dell’ordine, cercando di governare questi processi di assembramento che sono molto complessi; l’altro punto è quello di delocalizzazione, ossia trovare nuovi spazi per la movida come Molo San Vincenzo, il Centro Direzionale, la zona di Bagnoli, l’area ex Nato, per consentire una maggiore distribuzione delle persone e quindi una gestione più oculata. Sui temi dell’alcol ai minori e della violenza delle baby gang stiamo lavorando con la prefettura per maggiore presidio del territorio”.

Il primo cittadino ha commentato anche il problema della sosta selvaggia: “Il tema delle regole è complicato in una città anarchica come Napoli: sui parcheggiatori abusivi influisce anche la criminalità organizzata. Ci sarà un’azione molto mirata insieme a prefettura e forze dell’ordine per presidiare alcune aree più calde e ripristinare la legalità”.

Manfredi ha parlato anche dei primi 7 mesi a Napoli come sindaco: “Io ero preparato alle difficoltà perché conosco benissimo la città, sapevo bene che abbiamo ereditato il debito più grande d’Italia e dei vari record negativi. Ho lavorato molto col governo nazionale perché ci fosse l’intervento sul patto per evitare il dissesto che sarebbe stato un disastro per la città. Il mio lavoro deve dare risultati immediati ma è soprattutto un lavoro di medio lungo termine”.

Sulla ripartenza del turismo: “La città è pronta ad accogliere i turisti ma non ancora al meglio. L’affluenza è stata record, ha superato anche quella del 2019, prima della pandemia. Le previsioni sono ottime fino all’estate ma quando abbiamo centinaia di migliaia di persone in più, il nostro sistema dei trasporti, della raccolta dei rifiuti, del traffico va in difficoltà perché non siamo ancora attrezzati per numeri cosi alti”.

Sul tema delle municipalità, il primo cittadino di Napoli si è così espresso: “Le municipalità stanno operando ma c’è stata una lungaggine della gestione politica di questa fase. Ho chiesto un’accelerazione alle forze politiche per insediare nei prossimi giorni gli assessori ma presidenti e consigli stanno lavorando a tempo pieno. Napoli è una nelle sue differenze: la sua storia è fatta da tante diversità che ne fanno anche la sua bellezza. L’unitarietà dello spirito della città deve essere preservata”.

Sul Pnrr e la possibilità di fallimento, Manfredi ha così commentato: “Un rischio c’è: per spendere queste risorse, c’è bisogno di una macchina amministrativa molto efficiente. La mia preoccupazione è per Napoli che ha progetti molto complessi ma ci sono anche comuni più piccoli che hanno maggiori difficoltà. Noi abbiamo presentato progetti come città metropolitana al governo centrale per più di 300 milioni e alla fine abbiamo avuto quasi 360 milioni di finanziamenti su 50 comuni; solo Napoli ha avuto due grandi progetti da 125 milioni che riguardano Scampia e San Giovanni”.

Sull’incomprensione con la regione in merito alla vicenda ecoballe: “Chi ha diretto, coordinato e agito per la riduzione delle multe è stata in primo luogo la Regione Campania e il vicepresidente Fulvio Bonavitacola. La città metropolitana ha dato il suo contributo con la Sapna. E’ stato un grande lavoro istituzionale: la cosa è stata chiarita”.

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