La Campania perderà nei prossimi due anni 120 istituti scolastici. La Regione meridionale risulta la più penalizzata dagli accorpamenti per il dimensionamento scolastico voluto dal Ministero dell’Istruzione. Questo nonostante ci sia il maggior numero di giovani e studenti.

In Campania a rischio 120 scuole, De Luca attacca: “Governo vuole tagliare risorse al Sud”

Il tutto si spiega con la legge di bilancio 2023 con la quale il governo Meloni ha deciso di stabilire una nuova disciplina: dal 2024 gli istituti con meno di 900 iscritti dovranno essere accorpati per garantire maggiore efficienza e riduzione dei costi. Nel dettaglio, in Campania, saranno così tagliati: 36 plessi nella provincia di Napoli, 41 in quella di Salerno, 18 in Irpinia, 16 nel Sannio e 9 nel Casertano. A fornire i dati è stata l’assessora regionale alla Scuola, Lucia Fortini, durante un incontro con sindaci, presidi e sindacalisti della scuola al quale ha partecipato anche il presidente della Regione Vincenzo De Luca.

“Siamo difronte al tentativo del governo di tagliare risorse al Sud — ha detto il presidente della Regione Vincenzo De Luca durante l’incontro — e noi, come Regione Campania, non intendiamo accettare nessuna riduzione”. Il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, da parte sua, ha difeso il provvedimento ribadendo che le risorse risparmiate con i tagli saranno reinvestite nella scuola. Il governatore però annuncia battaglia promettendo di ricorrere alla Corte Costituzionale e – se necessario- scendere in piazza.

Per il presidente De Luca c’è una regia leghista dietro le scelte di Valditara. “Provate a immaginare cosa significherebbe in Italia il programma scolastico orientato dalla Lega Nord: avremo un controrisorgimento e questo non va bene. La scuola pubblica è essenziale anche da questo punto di vista della difesa dell’unità nazionale e del sentimento di patria” ha dichiarato durante l’incontro.

Non è d’accordo il deputato della Lega Gianpiero Zinzi: “Quando De Luca è in difficoltà attacca il governo – ha detto l’onorevole -. Sul dimensionamento scolastico inganna i cittadini e dice il falso. Qui non si parla della riforma Valditara, ma di quella prevista dal Pnrr. Inoltre in legge di bilancio sono state aumentate le risorse per il mondo della scuola. Nessun istituto verrà chiuso, nessun preside e nessun docente mandato via, anzi siamo alla vigilia di un’importante stagione di assunzioni e concorsi”.

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