Ha scatenato un polverone di polemiche il post sui social di Niccolò Fraschini, consigliere comunale di centrodestra a Pavia, sulla città di Napoli.

Il post contro Napoli del consigliere di Pavia: “Città a cui rinunciare in caso di invasione”

Sul suo profilo Instagram, Fraschini ha lanciato infatti un sondaggio: “Se una potenza straniera invadesse l’Italia, a quale città sareste disposti a rinunciare? E perché proprio Napoli? Fate la vostra scelta: Napoli o Napoli”. Intervistato poi da Radio Kiss Kiss Napoli, Fraschini si è scusato e ha spiegato che la sua era “soltanto ironia. È fuori luogo parlare di istigazione all’odio. Quando io parlo di rinuncia, mi riferisco al concetto che l’Ucraina sta facendo lo stesso con il Donbass”.

“Siamo in un Paese libero – ha rimarcato – questa storia per cui bisogna dimettersi se uno ha un pensiero diverso deve finire. Io a Napoli ci sono stato 6-7 mesi fa, ci sono stato molto bene. Non odio nessuno, men che meno una città in cui sono stato accolto bene. Ma sul mio profilo privato permettetemi di fare ironia come voglio”.

“Il mio post doveva comunque restare privato e limitato alla cerchia di amici più stretti – ha precisato -. Mi permetto di pensare che l’autoironia non sia la più nota delle caratteristiche degli abitanti di Napoli, che invece sono noti per una straordinaria permalosità”.

“Mi piacerebbe condividere con voi le minacce che sto ricevendo per questo post, che era una cosa che doveva rimanere in una cerchia di amici. Da parte mia – ha aggiunto – non c’è nessun augurio che Napoli venga bombardata. Io ho parlato semplicemente di cessione, di rinuncia. Fatta la dovuta premessa, non ho problemi a chiedere scusa a Napoli e ai napoletani che si sono sentiti urtati da questo post. Ma non mi vergogno di averlo scritto”.

Le affermazioni di Niccolò Fraschini hanno comunque suscitato più di una reazione contraria, a cominciare da Maurizio De Giovanni: “Vorrei capire cosa c’è di ironico  in un post in cui si mette sullo stesso livello la città con luoghi massacrati dalla guerra, dove si contano morti e feriti tutti i giorni”, ha affermato lo scrittore intervenendo sempre a Radio Kiss Kiss.

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