Emergono nuovi dettagli sulla tragica morte di Emilio Parisi, il 49enne di Arzano rimasto coinvolto nella esplosione che ha interessato la sua auto.

Grumo Nevano, la tragedia di Emilio: già a casa le prime perdite di gas

A svelare ai Carabinieri il motivo per il quale la vittima trasportava due bombole di gas nella sua vettura è la compagna. La donna, riporta Il Mattino, ha raccontato di avere avvertito un forte odore di gas in casa e così aveva chiesto al compagno di riportare le bombole al rivenditore per farle controllare. Ai militari ha spiegato che Emilio era afflitto da anosmia, cioè era privo del senso dell’olfatto, per cui di questo odore non si era mai reso conto.

Le immagini di videosorveglianza dell’autoparco, luogo da cui è scattato l’allarme, hanno ripreso quei drammatici istanti. Gli occhi metallici mostrano l’auto che procede in direzione di Arzano, con il fumo bianco che invade l’abitacolo. Ad un certo punto, la Ford si ferma improvvisamente. Si vede chiaramente Emilio Parisi che cerca di aprire lo sportello senza però riuscirci. Compaiono le prime lingue di fuoco, forse innescate dal cellulare o dall’autoradio visto che il 49enne non fumava. Poi le fiamme aumentano fino a quando Emilio riesce, in un ultimo tentativo disperato, ad aprire lo sportello. L’aria esterna però entra in contatto con le fiamme che, come un abbraccio mortale, avvolgono tutta la vettura in meno di in un secondo. Infine, l’esplosione. Una deflagrazione così violenta che riduce la vettura in un ammasso di lamiere.

I dettagli e le indagini dei carabinieri

C’è però un punto da chiarire. Emilio Parisi, pur giungendo a Grumo Nevano, non si è mai recato dal rifornitore che gli aveva venduto le due bombole. Fatto che è stato accertato dai Carabinieri dopo aver visionato attentamente le immagini del sistema di videosorveglianza. E’ probabile, quindi, che il 49enne, pur non riuscendo ad avvertire gli odori, abbia iniziato a sentirsi poco bene e che per questa ragiona abbia deciso di tornare a casa. Intanto, proseguono le indagini dei Carabinieri della compagnia di Giugliano, guidati dal capitano Andrea Coratza e quelli della vicina caserma di Grumo Nevano, diretta dal maresciallo Gennaro d’alesia.

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