E’ caos agli sportelli di via Aniello Palumbo. I cittadini si affollano per chiedere spiegazioni sulla tares e per capire dove sono le cartelle esattoriali. Già perché il 16 dicembre è trascorso, c’è la proroga del 31, ma i bollettini non sono ancora arrivati. Questa mattina in tanti, come non mai, hanno affollato gli uffici tributi, donne, anziani e disabili chiedevano spiegazioni. “Niente si deve pagare tutto e basta – commenta amareggiata una donna che cammina a malapena con un tutore – Nessuno sconto per noi”.

 

I dipendenti, come un disco incantato e rotto, non hanno potuto fare altro che dare sempre le stesse risposte: “Si deve pagare, o tutto insieme o a rate”. Ma la domanda di tutti, molti dei quali non informati, nonostante le proteste di questi giorni al Comune, i servizi giornalistici e le pagine di giornale piene, è: “Perché dobbiamo pagare così tanto?”. Insomma non si aspettavano costi così esorbitanti. Un aumento di quasi più del doppio a ridosso del Natale. Una batosta non indifferente.

 

Per molti giuglianesi la tredicesima andrà via in tasse. Niente regali e cenone sobrio per fronteggiare una tassa che a Giugliano ha dell’incredibile. Un balzello che deve coprire 29 milioni di smaltimento, dovuti alla mancata raccolta differenziata, e 266 dipendenti della ditta che gestisce il comparto. Cifre da capogiro in ogni senso. Giugliano con tutti questi soldi e con tutti questi operai dovrebbe luccicare. Invece è sempre più sporca e abbandonata.

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