Una delle grandi opere che dovrebbe sorgere nei prossimi anni a Giugliano. L’area Pip (piano insediamenti produttivi) lungo via San Francesco a Patria riguarda la realizzazione di oltre 40 capannoni. Un progetto che arriva da lontano e dopo diversi anni erano partiti i lavori ma nei giorni scorsi e arrivato lo stop. Problemi sono stati riscontrati infatti dalla dirigente Paola Valvo, da qui la sospensione ai lavori da parte del commissario prefettizio Umberto Cimmino.

L’amministrazione comunale straordinaria, infatti, vuole vederci chiaro. L’attenzione è focalizzata sulle autorizzazioni che sono state già rilasciate, soprattutto in materia ambientale. Il nodo principale è relativo al sistema fognario che in zona sarebbe inesistente e su cui il viceprefetto e i dirigenti stanno lavorando.

Pare addirittura, dalle carte c’erano scarichi che andavano a finire direttamente nel lago Patria, situato a pochi passi dalla nascente area produttiva.

Le verifiche sono in corso e al palazzo di Corso Campano gli uffici starebbero setacciando e controllando i vari nulla osta regionali, le autorizzazioni dell’autorità di bacino e altro ancora. I lavori dell’area pip sono in corso già da diversi mesi. Tanti gli imprenditori che hanno già investito acquistando un capannone in zona. Ora però è tutto fermo in attesa di verifiche ed è un dossier che scotta in periodo di campagna elettorale. Questa sarà sicuramente una delle tante questione che dovrà subito affrontare chi uscirà vittorioso dalle urne.

Sulla vicenda dei presunti scarichi nel lago, però, stamattina il commissario ha fatto chiarezza

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