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Scoperto dai Carabinieri il tesoro del “boss” latitante Bruno Carbone. Era nella taverna della ex moglie, Violetta Prezioso, 45enne di Giugliano. Sequestrati 240.000 euro in contante. A condurre l’operazione sono stati i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, che hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.

I militari dell’Arma hanno scoperto che nella villa di Violetta Prezioso, già arrestata ad aprile scorso nell’ambito di un blitz contro il narcotraffico internazionale, erano nascosti circa 240mila euro in denaro contante. La donna è l’ex moglie di Bruno Carbone, il 40enne ritenuto essere un broker del narcotraffico internazionale tra Colombia, Olanda e Italia latitante dal 2013, già processato in contumacia  e condannato a 20 anni di reclusione per traffico internazionale di droga.

Perquisendo l’immobile, una villa a 2 piani a Lago Patria “attrezzata” con telecamere, cancelli e porte blindate, i militari dell’Arma hanno scoperto che in uno sgabuzzino nella taverna c’erano oltre 240mila euro in denaro contante all’interno di una scatola di cartone. La donna è attualmente reclusa nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dopo essere  stata raggiunta da una misura cautelare per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Il suo ex, Bruno Carbone, è destinatario anche di due ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere, una delle quali è quella che ha portato in carcere la donna.

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