Anche nella terza città della Campania sono state celebrate le prime unioni gay. Ieri pomeriggio il sindaco Antonio Poziello ha celebrato l’unione tra due donne, di 40 e 56 anni, che però preferiscono non rendere nota la propria identità. La cerimonia si è svolta in maniera molto sobria e alla presenza di pochi familari. A novembre verrà celebrata, sempre a Giugliano, la prima unione gay tra due uomini.
«Anche a Giugliano è stata celebrata la prima unione in base alla legge Cirinnà che, dopo anni di richieste e fallimenti, ha finalmente riconosciuto il diritto delle persone dello stesso sesso ad avere una base giuridica su cui fondare la loro unione» dicono i Verdi, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, il portavoce dell’area giuglianese, Giovanni Sabatino, e il consigliere comunale Giuseppe D’Alterio.
«Le due donne – riferiscono i Verdi in una nota – vivono da tempo a Giugliano anche se sono originarie di altri comuni del napoletano». «Le unioni civili – proseguono – sono una conquista di civiltà e ora anche Giugliano contribuisce a questa maggiore attenzione verso i diritti di tutti che finalmente è arrivata anche in Italia». «Anche nell’applicazione della legge Cirinnà – si conclude la nota – la Campania sta dando prova di essere pronta a fare la sua parte nel processo di modernizzazione del Paese visto che nessun sindaco ha deciso di rallentare o impedire l’applicazione della legge come ha invece fatto la Lega».