fisciano tabaccai via posidonia denunciati gratta e vinci contraffatti

Una truffa sui “Gratta&Vinci” che ha fruttato un milione e 300mila euro. Una tecnica semplice, che permetteva a due coniugi di Fisciano, titolari di una tabbaccheria in via Posidonia, di incassare i biglietti vincenti e di vendere tutti gli altri.

Marito e moglie realizzavano delle piccole “abrasioni” sui tagliandi, invisibili persino a occhio nudo, e poi, attraverso delle apparecchiature telematiche, individuavano quelle con il “box number”, cioè quelle con i numeri vincenti. Dopo averli incassati, vendevano tutti gli altri e i clienti, ignari, non si accorgevano di nulla.

Peccato che a far cadere i sospetti sui coniugi sia stato un numero anomalo di vincite che, una volta messe tutte insieme all’incasso, hanno allertato i responsabili dei Monopoli di Stato i quali si sono rivolti ai carabinieri per effettuare un accesso all’interno della rivendita. È stato così che i militari della stazione Mercatello, coordinati dal maggiore Pier Paolo Rubbo e dal tenente Bartolo Taglietti, hanno controllato la rivendita di tabacchi e li hanno inchiodati. I due sono stati difatti denunciati per i reati di falsificazione, frode nell’esercizio del commercio, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico e truffa continuata in concorso.

In pratica, nel corso dei controlli, i carabinieri hanno accertato che dal 2011 la coppia aveva incassato un milione e 300mila euro – comprensiva anche della percentuale prevista dalle vendita – di biglietti vincenti. All’esito del controllo, i militari dell’Arma hanno chiesto di verificare i «gratta e vinci»: hanno trovato e sequestrato ben 12mila taglianti alterati per un valore complessivo di circa 12.000 euro.

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