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Il momento è grave. A dirlo anche il capo della Farnesina, Luigi Di Maio, nel corso del suo intervento al Senato sulla crisi ucraina. La tensione spinge ad incrementare esercitazioni e addestramenti militari anche in Italia.

Europa a un passo dalla guerra, Di Maio: “Momento grave”

“Condanniamo la decisione di Mosca di inviare nei territori delle due repubbliche separatiste un contingente di truppe con sedicenti funzioni di peace-keeping”, ha tuonato il Ministro degli Esteri a palazzo Madama. “In conferenza stampa Putin ha affermato di riconoscere le pretese di Donetsk e Lugansk sul territorio di tutto il Donbass, ben oltre la componente russofona presente nella regione e quindi includendo zone attualmente sotto il controllo delle forze armate ucraine, chiedendo per giunta il riconoscimento dell’annessione illegale della Crimea. Questo duplice sviluppo rischia di aprire la strada ad un’operazione militare su larga scala della Russia in Ucraina”.

Di Maio ribadisce però i canali diplomatici sono ancora aperti e gli sforzi che la comunità internazionale per evitare il conflitto sono tutt’ora in corso: “Malgrado la gravità del momento e gli ultimi sviluppi cui stiamo assistendo in queste ore, vogliamo continuare a concentrarci su ogni iniziativa diplomatica che possa scongiurare una guerra. Una soluzione che riteniamo ancora possibile, anche se con margini che si riducono di giorno in giorno”.

Sanzioni ed esercitazioni militari in Italia

L’altra arma non violenta che gli Stati hanno per scongiurare la guerra, oltre alla diplomazia, sono le sanzioni. Dopo Stati Uniti, Regno Unito e Germania, nella notte anche Canada e Giappone hanno deciso di applicare alcune restrizioni nei confronti di Mosca. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha avvertito la Russia che “i principi della Carta Onu non sono un menu a la carte. Non possono essere applicati selettivamente. Gli Stati membri li hanno accettati tutti e devono applicarli tutti”.

Ma intanto l’Occidente si prepara al peggio e allo scoppio del conflitto. Anche in Italia. Da giorni in Piemonte, nei pressi di Usseaux, italiani e americani si addestrano agli scontri in temperature estreme. Come spiga Repubblica, l’operazione si chiama “bufera di acciaio”. Gli Stati Uniti riposizionano le loro forze armate. Schieramenti in corso intorno alla Bielorussia, dove l’armata russa non minaccia solo l’Ucraina ma anche i Paesi della Nato. Biden fa partire tutti i mezzi disponibili in Europa. Dalla Grecia e dalla Germania 32 elicotteri Apache stanno andando verso Polonia e Lettonia.

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