Ci siamo, il Comune di Marano ha avvisto le procedure per il bando di gara relativo all’affidamento dei servizi di riscossione tributi a società “esterne”. Il fallimento di Sindaco e Giunta sul programma elettorale, che si proponeva di avviare un risanamento dei conti pubblici basato sul recupero dell’evasione (una delle percentuali più alte di tutta la Campania) è completo: in pratica il Comune non è in grado di incassare i tributi locali ed allora che paghino i cittadini, e paghino salato, aggiungendo ai già elevati costi dei tributi anche le cospicue royalties che la società affidataria del servizio di riscossione spalmerà sui malcapitati contribuenti maranesi. Sindaco e Giunta si trincerano dietro l’evasione, ma siamo sicuri che le colpe sono esclusivamente di chi non paga?Va innanzitutto detto che l’evasione della contribuzione volontaria è direttamente proporzionale ai continui rimaneggiamenti che vengono calati dall’alto nonché ai sistematici ritardi dell’amministrazione nel deliberare gli adeguamenti tariffari. Il contribuente è costantemente vessato da continue modifiche e aumenti e contemporaneamente abbandonato nel calcolo dei tributi, nella compilazione dei modelli e nel rispetto delle inderogabili scadenze. Sembra quasi che la confusione sia strumentale alla crescita dell’evasione! Inoltre, da un’ Amministrazione che ha fatto della lotta agli sprechi e dell’abbattimento del debito, il suo biglietto da visita; ci si aspettava quanto meno un timido tentativo di internalizzazione, come più volte richiesto dal M5S che sul territorio comunale ha raccolto una gran quantità di firme di cittadini stanchi delle continue vessazioni.

La storia c’insegna che L’affidamento di alcuni servizi (la gestione è durata per circa 7 anni) alla Teleservizi prima e alla Pubbliservizi poi non ha infatti sortito gli effetti sperati dalle vecchie amministrazioni, sono aumentati i costi ed è aumentata l’evasione ed abbiamo il fondato sospetto che gli unici benefici apportati dalla esternalizzazione siano stati di natura prettamente clientelare.
I dati sull’incapacità atavica delle varie giunte succedutesi negli ultimi anni, di combattere l’evasione sono sotto gli occhi di tutti: sono circa 25 mila gli utenti per i servizi relativi alla raccolta e smaltimento della spazzatura; poco meno di 16 mila invece quelli dei canoni idrici. Un meno 9 mila che fa indignare e riflettere allo stesso tempo, mentre almeno 4 mila famiglie di Marano non ricevono neanche la bolletta dell’acqua, un esercito di utenti, un bacino di voti, in barba a tutte le persone oneste che hanno sempre pagato.
Ecco quindi la soluzione, il coniglio che esce dal cilindro e che per magia contribuirà ad elevare i costi e quindi a far sparire altro danaro dalle tasche dei contribuenti virtuosi.
Il M5S da tempo sta conducendo questa battaglia; se proprio non si potevano assumere altri dipendenti comunali per far funzionare il servizio, si sarebbe potuto concepire un bando per l’inserimento delle informazioni catastali ed anagrafiche in uno dei tanti software disponibili.
La corretta comunicazione tra il comune e i suoi cittadini deve essere la via per ricostruire la comunità, magari iniziando proprio dall’argomento più spinoso, quello dei tributi locali, evitando di delegarlo a nessuno e per nessun motivo. Il M5S Domenica 7 Dicembre sarà in piazza per chiedere un ulteriore sforzo ai cittadini: firmiamo tutti contro l’esternalizzazione e riappropriamoci del diritto di pagare tributi senza ulteriori ed ingiustificati carichi da parte di società che rappresentano solo inutili costi a carico della collettività. tutte le firme raccolte saranno successivamente depositate presso la casa comunale UNITAMENTE AD UNA RICHIESTA DI CONFRONTO CON IL SINDACO per far comprendere agli amministratori cittadini che Marano e’ stanca di dover pagare un alto prezzo per le loro incapacita’

 

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