de magistris teleclubitalia

“Non ho mai attaccato Manfredi. Fra qualche settimana il suo stipendio aumenterà. Così come aumenteranno gli stipendi dei ruoli apicali in Città Metropolitana. L’aumento dello stipendio se lo sono chiesto e lo hanno ottenuto. Noi chiedevamo i soldi per la città e non li abbiamo ottenuti. Lui ha firmato l’aumento per le figure apicali della città metropolitana”. Sono le parole di Luigi De Magistris, ospite di Campania Oggi, trasmissione di Teleclubitalia, intervistato dal direttore Giovanni Francesco Russo, in replica all’attacco dell’attuale sindaco Manfredi.

De Magistris ha risposto poi relativamente alla questione debito: “Il debito ingiusto risale al terremoto degli anni ’80 e l’emergenza rifiuti che hanno causato il Pd e il berlusconismo dell’epoca. Noi potevamo dichiarare dissesto ed invece abbiamo garantito i servizi ai cittadini senza soldi. Quando noi lottavamo, Manfredi faceva il ministro e si girava dall’altra parte. Sono disponibile a fare un confronto sul debito così vediamo chi dice menzogne e chi dice verità. Ci hanno tenuto schiattati per 10 anni per colpire un avversario politico”.

Poi un punto sulla candidatura di Alessandra Clemente e un duro attacco nei confronti di Sandro Ruotolo. “Alessandra è stata investita dall’assemblea del nostro movimento, ha avuto un’opportunità importante anche se ci sono stati degli errori”. Su Ruotolo dice: “E’ stato deludente. E’ stato eletto senatore grazie ad una nostra intuizione a febbraio 2020. E chi l’ha più visto, si è seduto sulla sedia da senatore come fanno tanti politici, solo che da Ruotolo non ce lo aspettavamo. Speravamo si impegnasse sul tema del debito, invece ha pensato a fare rete con il Pd”.

Infine, un passaggio sul suo futuro e l’annuncio di voler creare un nuovo soggetto politico nazionale: “Mi ero illuso che in Calabria da solo, senza partiti potessi vincere. Il risultato è stato buono. Io riparto in maniera diversa, dopo 30 anni non ho più un ruolo di prima linea sul piano giudiziario, amministrativo, istituzionale. Sto scrivendo un libro ma sopratutto mi sto occupando di organizzazione politica, ciò che non ho potuto fare in questi anni. Stiamo lavorando a un soggetto politico non più locale, alternativo al pensiero unico del draghismo e proveremo a starci per le politiche del 2023. Io non voglio certo fare lo 0,3% però credo che c’è uno spazio importante soprattutto nella sinistra ambientalista, di governo, che ha le mani pulite: ora ho il tempo per farlo, per dare un contributo a far crescere il Paese”. Alla domanda se vuole fare un Podemos italiano, risponde: “Quella è un’esperienza bella”.

La trasmissione sarà visibile sulla pagina Tele Club Italia alle 18,30.

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