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La variante Delta mette in ginocchio la Spagna. La penisola iberica e le isole sono infatte travolte dalla quinta ondata della pandemia. Diverse comunità si sono viste così costrette a ripristinare il coprifuoco per limitare la diffusione dei contagi. La misura è attualmente in vigore in 32 comuni della Comunità Valenciana, 161 in Catalogna e 53 in Cantabria. Ovvero nelle aree in cui i tassi di infezione superano i 400 casi ogni 100mila abitanti in un periodo di 14 giorni. Tra le città dove vige ci sono Barcellona, ​​​​Tarragona e Girona e città come L’Hospitalet, Badalona, ​​Terrassa, Sabadell, Mataró, Santa Coloma de Gramanet e Reus. E ancora Valencia, Benicàssim e Gandía.

Spagna travolta dalla quinta ondata, club e discoteche chiuse a Ibiza

Della nuova ondata risentono anche le Isole Baleari, da sempre tra le destinazioni turistiche più amate dagli italiani.  Minorca è la peggiore, con un’incidenza cumulativa in due settimane di 983,9 casi ogni 100.000; Ibiza segue con un IA14 di 895,7 casi per 100.000 residenti. A Maiorca, l’incidenza accumulata in 14 giorni è di 594,7 casi ogni 100.000; e a Formentera a 386,4 per 100.000 in 14 giorni. Il virus si diffonde più velocemente nella fascia di età tra i 20 e i 29 anni.

Le discoteche a Ibza restano chiuse. José Luis Benítez, manager dell’Ocio de Ibiza, uno dei locali più in voga sull’isola, non ha nascosto il suo disappunto per la notizia: «Già sapevamo che non avremmo potuto aprire il 26 con l’aumentare dei casi. Non abbiamo scelta che aspettare una nuova opportunità, ma è vero che ci sono sempre meno possibilità per aprire». Solo ieri l’area sanitaria di Ibiza e Formentera ha confermato 173 nuovi casi, a cui vanno aggiunti quelli dei centri privati: 162 a Ibiza e 11 a Formentera. C’è poi l’aspetto delle terapie intensive, che attualmente hanno un’occupazione del 73%.

Le nuove restrizioni

Da oggi entrano in vigore a Ibiza, Maiorca e Minorca nuove restrizioni per contenere la diffusione del contagio. Bar, caffetterie e ristoranti resteranno aperte al chiuso ma fino all’una di notte. Al tavolo è possibile stare massimo in quattro all’interno e otto all’esterno. Nuove sanzioni anche per i botellon, ovvero l’usanza che vede i giovani ritrovarsi in gruppi numerosi per consumare all’aperto bevande alcooliche. Sono vietati. E le persone che partecipano saranno sanzionate fino a 1.000 euro. Questa sanzione può essere aggravata se la persona che partecipa alla bottiglia viola la quarantena per essere stata a stretto contatto con un positivo: la multa, in questo caso, sarà di un minimo di 2.000 euro e di un minimo di 5.000 euro nel caso in cui salti la quarantena per essere positivo.

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