Tempi duri per Tommaso Casillo. L’ex senatore socialista è alla ricerca di una “casa politica”. Soprattutto in virtù della mancata elezione al consiglio regionale per una manciata di voti che lo dividono da Giovanni Porcelli, ex sindaco di Mugnano ed unico consigliere regionale di Campania Libera. In questi giorni ha fatto tanto discutere l’intervista rilasciata a Cronache di Napoli. Una lunga intervista in cui l’ex sottosegretario alle Infrastrutture nel Governo Prodi si è espresso su temi nazionali e regionali. Tutto legittimo, ci mancherebbe. Ma c’è un perché. In un passaggio sull’ipotesi del grande centro Casillo critica aspramente Matteo Renzi:

La considerazione per Matteo Renzi

“Quello che succede su scala nazionale è molto diverso, vedremo cosa succederà col l’elezione del Presidente della Repubblica. Ma non credo che Renzi abbia la capacità di aggregare. Una cosa è il palazzo, un’altra cosa è il consenso. Renzi è apprezzato nel palazzo e meno nel Paese mentre De Luca è meno apprezzato nel palazzo e molto più all’esterno dove ottiene grande consenso.”

Cosa penserà Bene delle parole di Casillo?

Più chiaro di così si muore. Qual è il senso politico di queste parole? Un modo per accreditarsi col Pd? Può darsi. Al momento però non c’è nulla di ufficiale. Al massimo una lettura politica per fare chiarezza sugli eventi in corso. In altre parole la posizione di Casillo determina un’ulteriore riflessione. Amara e profonda. La sua città, Casoria, è amministrata dal sindaco Raffaele Bene. Nella cui vittoria alle elezioni amministrative è stato determinante. Il 7 maggio scorso il primo cittadino del paesone a nord di Napoli aderì ad Italia Viva, il partito dello stesso Renzi oggetto delle critiche di Casillo. Ciro Bonajuto, sindaco di Ercolano e attuale reggente regionale renziano, lo nominò alla guida degli Enti Locali. Dunque un ruolo importante nelle gerarchie del partito. Ma che a questo punto cozza con le riflessioni fatte dall’ex parlamentare.

Da una parte Bene nel partito di Renzi. Dall’altra parte Casillo critica Renzi. Nel mezzo una distanza siderale sul piano politico. Che inchioda il sindaco alla realtà dei fatti. Ora la domanda sorge spontanea. La diversità di vedute Bene-Casillo può avere ripercussioni politiche sulla tenuta della maggioranza? In città l’ex senatore gode ancora di un certo peso politico. E se ufficialmente Casillo sostiene Bene, perché scagliarsi contro Renzi? Siamo sicuri che Bene non abbia storto il naso dinanzi a questa posizione? Mistero della fede. Nei prossimi giorni non sono esclusi altri colpi di scena. Soprattutto su alcune adesioni “pesanti” verso il Pd locale.

 

Di Sossio Barra

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