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Casal di Principe, riciclaggio per contro del clan: arrestato fratello di Sandokan

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Nuovo colpo alle finanze del clan dei Casalesi. Il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Caserta ha eseguito tre misure cautelari nei confronti di soggetti ritenuti coinvolti nella gestione occulta di beni riconducibili a Francesco Schiavone, detto Sandokan, il boss storico del clan, da anni detenuto al regime di 41 bis.

Casal di Principe, riciclaggio per contro del clan: arrestato fratello di Sandokan

Tra i destinatari figura il fratello, Antonio Schiavone, accusato di avere avuto un ruolo di primo piano nel mantenere in vita il patrimonio economico riconducibile al capoclan nonostante la sua detenzione. Secondo gli inquirenti, avrebbe gestito direttamente beni intestati fittiziamente a terze persone, con l’obiettivo di assicurarne la rendita alla famiglia.

In particolare, l’attenzione degli investigatori si è concentrata su un’operazione che riguarderebbe l’affitto di un terreno con fabbricato rurale del valore di circa 500mila euro, formalmente intestato a prestanome ma, in realtà, nella disponibilità della famiglia Schiavone. Antonio si sarebbe occupato personalmente della trattativa e della gestione economica dell’affare.

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Le condotte contestate rientrano in uno schema più ampio di riciclaggio e autoriciclaggio aggravato dal metodo mafioso, finalizzato a occultare l’origine illecita dei beni e a garantirne la fruizione economica nonostante i sequestri e le confische operate negli anni dallo Stato. Un sistema che, secondo gli investigatori, permetteva di sostenere la rete familiare e il potere del clan anche in assenza fisica del boss.

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