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Scarcerato uno dei carnefici del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito Santino sciolto nell’acido. Cataldo Franco, infatti, ha ottenuto il trasferimento agli arresti domiciliari per il rischio di contrarre il Covid-19.

Omicidio di Giuseppe Di Matteo, scarcerato Cataldo Franco

L’uomo stava scontando una condanna all’ergastolo. Per circa due mesi fu lui il carceriere del piccolo Giuseppe. Il piccolo di 13 anni venne rapito il 23 novembre 1993 per intimidire il padre del bambino che aveva deciso di collaborare con la giustizia. Fu tenuto sotto sequestro per 779 giorni, ucciso e sciolto nell’acido per indurre il padre a ritrattare per volontà di Giovanni Brusca.

Oggi Cataldo Franco ha 85 anni ed è malato. Ora è tornato nella sua casa di Geraci Siculo, a Palermo, trasferito ai domiciliari per il pericolo di poter contrarre il coronavirus. È uscito dal carcere di Opera lo scorso 28 aprile. C’è anche il suo nome nell’elenco dei 370 detenuti finiti agli arresti domiciliari per “motivi di salute”.

Tenne segregato il piccolo Giuseppe Di Matteo dalla fine dell’estate all’inizio di ottobre del 1994. Il bambino fu successivamente trasferito per la richiesta di Cataldo Franco di liberare il capannone dove era rinchiuso perché l’inizio della stagione della raccolta delle olive. Fu poi arrestato e condannato all’ergastolo.

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