Datteri di mare venduti illegalmente, pesce importato e privo di ogni elemento di tracciabilità, altri prodotti ittici congelati e passati per freschi e infine baccalà sbiancato attraverso bagni di calce. Diverse le irregolarità smascherate dagli uomini della Guardia costiera su tutto il territorio nazionale nell’ambito dei controlli a tappeto sui prodotti di mare commercializzati in occasione delle feste natalizie.

Nell’ambito dell’operazione “Confine illegale”, la Guardia costiera ha eseguito una serie di controlli che hanno portato, a partire dal mese di novembre, a 700 sanzioni, per un ammontare di circa 1,5 milioni di euro,  oltre e al sequestro di oltre 80 tonnellate di pesce e all’esecuzione di 7 ordinanze di custodia cautelare.

A Trieste ad esempio, al confine italo sloveno e in collaborazione con le Autorità croate, è stato intercettato un furgone frigo con a bordo 78 kg di datteri di mare, un prodotto la cui vendita è completamente proibita perché comporta il danneggiamento delle rocce in cui crescono con danni irreversibili per l’habitat costiero.

A Taranto, invece, una maxi-operazione ha smascherato una organizzazione dedita a furto, ricettazione e successiva commercializzazione di mitili contaminati portando a sette arresti. A Bisceglie (Bari) presso un’azienda ittica, sono state sequestrate 3,5 tonnellate di prodotto ittico (polpo, seppie, calamari e scampi) perché scaduti addirittura nel 2010.

A Catania, infine, all’interno di uno stabilimento per la produzione e la trasformazione di prodotto ittici, sono stati rinvenuti alcuni sacchi di calce idrata utilizzata per effettuare, attraverso processi di immersione prolungata in vasche, lo “sbiancamento” di filetti di baccalà. A Pavia in un negozio etnico sono stati sequestrati 123 kg di prodotti importati illegalmente dall’Africa, in cattivo stato di conservazione e senza tracciabilità.

Il titolare dell’esercizio commerciale trasportava, occultata nel proprio bagaglio, la specie ittica denominata Tilapia, allo scopo di metterla in vendita senza transitare dai controlli doganali; a Milano, presso una piattaforma logistica, sono state rinvenute oltre 37 tonnellate di salmone stoccate in imballi che risultavano sprovvisti di indicazioni relative all’origine del prodotto che rappresenta una delle informazioni obbligatorie a garanzia del consumatore finale. Irrogate sanzioni per un totale di 4.500 euro.

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