Parole cariche d’odio e insulti indicibili. È quanto ha denunciato il sindaco di Aversa, Franco Matacena, attraverso un post sui suoi canali social, dove ha voluto riportare pubblicamente il clima tossico che, negli ultimi giorni, si è diffuso tra i commenti ai suoi post e video.
Aversa, insulti e minacce al sindaco Matacena sui social: “Il rispetto è un dovere, non un’opinione”
“Ho scelto di tornare a utilizzare le pagine Facebook e Instagram – ha scritto il primo cittadino – per creare un filo diretto con i cittadini. Per informare, raccogliere segnalazioni, ascoltare proposte e anche critiche, quando costruttive”. Ma a questo spirito di apertura si è contrapposta una serie di messaggi offensivi e minacciosi: “zecche maledette”, “vi prenderei a calci”, “finirete sui roghi”, sono solo alcune delle frasi riportate da Matacena, che ha deciso di rompere il silenzio.
“Questo è odio – ha sottolineato il sindaco – è frustrazione riversata nel posto sbagliato. È un modo tossico di vivere il confronto pubblico”. Il primo cittadino ha poi ricordato un recente incontro, promosso dalla Diocesi di Aversa con la partecipazione di don Bruno Bignami, dedicato proprio al tema del bene comune e del linguaggio nella politica: “Perché le parole hanno un peso. E il rispetto non può mai mancare”. Infine, un appello accorato rivolto a tutti: “La battaglia per un dialogo civile riguarda tutti. Aversa ha bisogno di confronto, non di odio. Io continuerò ad ascoltare, ma se sarà necessario non esiteremo a prendere provvedimenti: perché il rispetto è un dovere, non un’opinione”.