avellino truffa bonus facciata 11 indagati

Un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip di Avellino è stato eseguito dai finanzieri del comando provinciale di Avellino nei confronti di due società e 11 indagati per i reati di associazione per delinquere e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, a seguito della creazione di circa 15 milioni di euro di falsi crediti d’imposta relativi alle spese sostenute per interventi edilizi assistiti dal regime agevolativo dei bonus facciate e ristrutturazioni, in realtà mai avvenuti.

Bonus facciata in Campania, scoperta truffa da 15 milioni di euro

L’operazione di questa mattina si è svolta nel territorio di Avellino, ma dalle indagini è emerso che molte finte ristrutturazioni risultavano in diversi comuni d’Italia, seppur tutte legate ad una società con sede legale ad Avellino.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, erano stati generati circa 15 milioni di euro in falsi crediti d’imposta attraverso false spese che, sulla carta, risultavano come effettuate per ristrutturazioni di vario tipo in regime del Bonus Facciate e Bonus Ristrutturazioni previsto dal governo Draghi.

In realtà questi lavori non erano mai stati eseguiti, e anzi le società che avrebbero fatturato queste spese non sarebbero state altro che fittizie, intestate a prestanomi su tutto il territorio nazionale. Di fatto, sarebbero state create solo le carte che avrebbero così generato crediti d’imposta fittizi per 9.428.597,27 euro, che in secondo momento venivano ceduti ad una società di Avellino.

Il sequestro odierno, invece, è avvenuto per impedire la monetizzazione di altri crediti fittizi pari a 5,5 milioni di euro, ancora non utilizzati ma già raccolti nei cassetti fiscali di alcuni indagati. Per tutti gli indagati, l’accusa è quella di associazione per delinquere e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

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