Per ben due volte Anna Scala, la 56enne uccisa a coltellate e abbandonata nel bagagliaio della sua Citroen C3 a Piano di Sorrento, ha denunciato ai Carabinieri Salvatore Ferraiuolo, l’ex compagno con il quale aveva avuto una relazione lunga quindici anni. Un anno fa, dopo averla riempita di botte e squarciato le ruote dell’auto, al telefono le aveva detto: “Quando torni, ti uccido proprio”. E così lo ha fatto giovedì mattina, ferendo mortalmente la vittima in strada con un coltello.

Anna Scala uccisa dall’ex: a fine luglio le aveva rotto i denti, poi le minacce al telefono

Il 54enne, reo confesso, ora si trova ristretto nel carcere di Poggioreale con l’accusa di omicidio premeditato. Dal provvedimento di fermo nei confronti del pescivendolo di Sorrento emergono in queste ore dettagli ed episodi di violenza di cui Anna è stata vittima per anni. A quella relazione, fatta di sorprusi, minacce e botte, Anna aveva posto la parola fine e aveva cercato in tutti i modi di allontanarsi da quel compagno violento. Come quando, un anno fa, dopo aver subìto l’ennesima aggressione in cui il 54enne le aveva perfino spaccato i denti, si era rifugiata a casa di un’amica a Sorrento. Lui, però, l’aveva trovata anche lì finendo per aggredirla nuovamente. A quel punto, lei lo aveva segnalato per la seconda volta alle forze dell’ordine. In altre occasioni, tutte raccolte nel provvedimento di fermo nei confronti di Ferraiuolo, l’ex compagno di Anna le aveva procurato un trauma al volto, ferite al cuoio capelluto, e squarciato le gomme dell’auto.

Giovedì mattina, attorno alle ore 12.30, l’omicida ha atteso la vittima in strada, che in quel momento era a casa di una cliente, armato di coltello per circa un’ora. Poi quando è scesa, lui l’ha aggredita alle spalle per poi scaraventare il cadavere nel bagliaio dell’auto di lei. È stato fermato e arrestato a poche ore dal delitto.

Lutto cittadino

Nella giornata di ieri, dopo l’autopsia, la salma è stata liberata e riconsegnata alla famiglia per i funerali che si terranno oggi alle 16. Il sindaco di Vico Equense, che è in contatto con i familiari e la figlia Maria, ha proclamato un giorno di lutto cittadino. Intanto i genitori della 56enne hanno chiesto alla comunità cittadina e non solo “silenzio e rispetto” per una tragedia che, per l’ennesima volta, vede vittima una donna strappata alla vita per mano di un uomo.

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