Napoli. E’ ritenuto vicino al clan Mazzarella l’uomo ucciso nell’agguato di ieri a San Giovanni a Teduccio. Si tratta del 37enne Salvatore Soropago, con precedenti per furto e possesso di armi e sarebbe un fedelissimo del ras latitante Salvatore Fido. L’area est è ancora una volta teatro, dunque, della guerra di camorra tra clan, Mazzarella e Rinaldi.

Gli spari sono avvenuti intorno alle 19.15 lungo una strada particolarmente trafficata, all’altezza della parrocchia di San Giovanni Battista, ed è rimasto ferito anche un innocente. G. U., classe ’97, incensurato, è stato colpito alle mani e sottoposto ad intervento chirurgico. Entrambi erano stati condotti all’ospedale Loreto mare con mezzi privati. In azione sarebbero entrati due killer a bordo di una moto. Soropago è stato colpito da una pioggia di fuoco, almeno 15 i colpi esplosi: la ‘missione’ di morte andava portata a termine ad ogni costo. Potrebbe aver pagato il fatto di essere un “armiere” del clan, in una zona in cui le cosche si sfidano a colpi di “stese”. Indaga la polizia, coordinata dalla Dda.

Settimana scorsa un altro agguato in zona aveva causato due feriti davanti ad un centro scommesse. Una lunga scia di sangue sta attraversando l’area est di Napoli, da Ponticelli a Barra e San Giovannia Teduccio. A fronteggiarsi il gruppo Mazzarella-D’Amico e quello Rinaldi-Reale-Silenzio. Numerose ‘stese’ e raid, anche sotto casa del boss Ciro Rinaldi detto MyWay, da qualche mese scarcerato.

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