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Sangiuliano a Teleclubitalia: “Da ottime aziende al Bronx: serve una svolta per Giugliano”

Non lesina parole d’amore per la Campania e la propria terra di origine Gennaro Sangiuliano. Dopo la tempesta mediatica che l’ha travolto da Ministro della Cultura nell’affaire Boccia e le conseguenti dimissioni, l’attuale inviato Rai da Parigi si rimette in pista come candidato consigliere alle prossime regionali sotto il simbolo di Fratelli d’Italia. “Mi sono presentato a queste elezioni per amore per la mia terra e per riprendere un discorso interrotto da da ministro”, spiega alle telecamere di Campania Oggi, in onda su Teleclubitalia. Del passato non ne vuole parlare e quando gli si chiede se ci sono state mani invisibili che hanno agito contro di lui quando era al Dicastero della Cultura, si smarca: spiega che sta provando “a rimuovere la vicenda psicologicamente e che “si sta configurando una verità giudiziaria” in cui “io sono vittima”.

Sangiuliano a Teleclubitalia: “Da ottime aziende al Bronx: serve una svolta per Giugliano”

A far discutere nelle ultime settimane, soprattutto sui social, è il motto stampato su un cappellino rosso mostrato a favor di telecamere e smartphone: “Make Naples Great again…in realtà l’ha inventata Ronald Reagan. L’ho mutuato da lì. Napoli deve tornare grande perché il nostro territorio ha uno splendido paesaggio e abbiamo una grande storia. Sul nostro territorio sono transitate tante civiltà e ognuna ci ha lasciato qualcosa di positivo. Le nostre pietre ci parlano. E poi abbiamo un grande capitale umano. Ci sono aziende eccezionali. Rispetto a queste premesse, sono mancate però la politica e l’organizzazione sociale”.

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L’ex ministro riserva parole anche a Giugliano. “Abbiamo ottime aziende ma poi esci in strada e hai il Bronx. Mancano verde pubblico, sicurezza e strade. Tornare a essere grandi significa che la politica deve essere all’altezza di questi pilastri. Potremmo essere la California o la Florida. Giugliano è la seconda città della Campania, non può ridursi a diventare un dormitorio”. La ricetta, per il candidato di Fratelli d’Italia, è “recuperare identità e appartenenza. Abbiamo tante energie vive – specifica -, una grande borghesia che ovunque, nel resto d’Italia, si fa rispettare. Ci vuole solo una risposta politica adeguata alle necessità del comprensorio”.

Infine rivendica i risultati portati in Campania quando era alla guida del Ministero. “Ho investito un miliardo qui. Napoli la conosco e la vivo. Mi sono speso tanto per il territorio. Penso a Capodimonte, all’Albergo dei Poveri, che sarà l’infrastruttura culturale più grande d’Europa, e potrei raccontare della provincia, come il finanziamento fatto per il recupero del Santuario dell’Annunziata di Giugliano”. Ma nel suo programma elettorale, conclude, non c’è solo la cultura: “I grandi temi sono la sanità, per le condizioni indegne in cui versa, pur avendo una classe medica e paramedica di eccellenza, e poi il trasporto. Ci vuole una linea metropolitana adeguata che colleghi bene anche la provincia come avviene nelle altre città europee”.

 

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