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Tentano la truffa del finto maresciallo nel Casertano, arrestati due balordi della provincia di Napoli

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I Carabinieri della Stazione di Formicola hanno sventato una truffa ai danni di una persona anziana, arrestando due soggetti dediti alle truffe con il cosiddetto “metodo del falso maresciallo”. Nel primo pomeriggio di sabato, 13 luglio, ai militari della Stazione di Formicola, sono pervenute numerose segnalazioni di tentativi di truffa telefonica ai danni di anziani da parte di un sedicente maresciallo dei Carabinieri.

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Tra le persone che hanno segnalato il tentativo di truffa anche una 78enne che ha riferito ai militari dell’Arma di essere stata contattata telefonicamente da un individuo che, spacciandosi per un maresciallo dei Carabinieri, le chiedeva di consegnare denaro e preziosi ad un complice che di lì a poco si sarebbe presentato alla sua abitazione, con la minaccia di gravi conseguenze per lei e per i suoi familiari in caso di rifiuto. Allertata dai veri carabinieri, la donna non ha aperto la porta al complice, riuscendo però a memorizzarne i tratti somatici. L’uomo, accortosi di essere stato scoperto, è fuggito.

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Inseguimento e identificazione

 

Immediatamente è scattata la caccia ai truffatori che, poco dopo, in località Castel di Sasso, sono stati intercettati mentre scappavano con una Fiat 600 di colore giallo con targa polacca, a bordo della quale viaggiavano due uomini, uno dei quali corrispondente alla descrizione fornita dalla vittima. All’intimazione dell’Alt, il veicolo non si è fermato, dando origine ad un inseguimento protrattosi per circa cinque chilometri, fino a quando, in località Pontelatone, i due sono stati bloccati e arrestati dai militari.

Condotti in caserma per gli accertamenti del caso, la vittima ha riconosciuto senza esitazioni, attraverso individuazione fotografica, l’uomo che si era presentato alla sua abitazione. Le immagini del sistema di videosorveglianza comunale hanno, inoltre, confermato la presenza della Fiat 600 nel centro abitato di Formicola all’orario compatibile con i fatti denunciati. Al fine di acquisire ulteriori elementi investigativi, sono stati sequestrati i telefoni cellulari in uso ai due fermati al fine di verificare eventuali collegamenti con altri episodi analoghi avvenuti in zona. Gli arrestati, un 42enne di Terzigno e un 33enne di San Gennaro Vesuviano, verranno giudicati per direttissima.

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