Stroncato da un malore mentre lavora a Castel Volturno. A perdere la vita un operaio di appena 38 anni, Antonio D’Avella, originario dell’avellinese. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo d’inchiesta con l’accusa di omicidio colposo.
Castel Volturno, stroncato da malore mentre lavora: aperta inchiesta sulla morte di papà 38enne
Lo scorso 6 giugno Atonio era impegnato nei lavori di installazione della fibra ottica sul litorale domizio quando, secondo una prima ricostruzione, si sarebbe sentito male. Immediatamente sono scattati i soccorsi ma il suo cuore aveva ormai cessato di battere.
Il sostituto procuratore Annalisa Imparato ha disposto un accertamento irripetibile eseguito nelle ore successive presso l’ospedale di Caserta, dove la sua salma è stata custodita dopo il decesso. L’obiettivo è comprendere se dietro la morte di D’Avella si celi una semplice fatalità o se vi siano elementi che possano configurare una responsabilità concreta da parte del datore di lavoro. Il reato per cui si procede è omicidio colposo. Sotto esame ci saranno il rispetto delle misure di sicurezza, l’orario e la temperatura esterna con cui gli operai stavano lavorando.
Il corpo è stato poi restituito ai familiari per l’ultimo saluto, che si è svolto nella giornata di ieri, 12 giugno, presso la Chiesa Madonna delle Grazie di Avella. Antonio lascia la moglie e una figlia di 6 anni, Ludovica. Il sindaco del comune irpino, Vincenzo Biancardi, in una nota ha espresso il proprio cordoglio: “Con profonda tristezza apprendiamo della prematura e tragica scomparsa di Antonio, giovane e generoso cittadino, per anni volontario del Nucleo Comunale di Protezione Civile. In questo momento di dolore, l’amministrazione comunale si stringe con affetto e vicinanza alla sua famiglia e a quanti gli hanno voluto bene, ricordandolo per il suo impegno silenzioso e concreto al servizio della collettività”.