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Campania, aggredisce migranti e un’operatrice: sui social inneggiava al nazismo

giovanni sabatino mobile

Paura nella tarda serata di ieri ad Atena Lucana, piccolo centro della provincia di Salerno, dove un operaio di 33 anni ha aggredito a calci e pugni prima un migrante e poi un’operatrice all’interno di una struttura di accoglienza, provocando loro trauma cranico ed addominale. Per questo motivo gli viene contestata anche l’aggravante dell’odio razziale.

I Carabinieri della compagnia di Sala Consilina, nella notte, hanno infatti riscontrato che sul proprio profilo social ha pubblicato post inneggianti al nazismo e al fascismo. Pur essendo sotto l’effetto dell’alcool nel momento dell’aggressione, gli inquirenti pensano che il 33enne abbia potuto premeditare l’azione proprio per motivi legati all’odio razziale. Tra l’altro, mentre i militari cercavano di bloccarlo, l’uomo ha anche danneggiato una gazzella.

L’operaio è stato quindi arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ingiurie, minacce e lesioni aggravate dall’odio razziale, danneggiamento e guida in stato di ebbrezza alcolica.

 

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