Un’ordinanza per la messa in sicurezza dell’eremo di Pietraspaccata e per proteggere l’incolumità dei cittadini, alla luce del ritrovamento di una vecchia nota del ministero per i Beni culturali e sulla scorta delle sollecitazioni della stampa cittadina e del professor Carlo Palermo, grande conoscitore dei beni artistici ed architettonici presenti sul territorio, nonché presidente dell’associazione culturale Maraheis. E’ quanto stabilito stamani, nella sede comunale, dal primo cittadino Angelo Liccardo. Quello di stamani è soltanto un primo passo in vista di un’ulteriore ordinanza, che dovrà essere predisposta dall’ufficio tecnico comunale e da inoltrare poi alla Curia di Pozzuoli, alla quale si chiederà di pronunciarsi, entro un lasso di 45-60 giorni, in maniera definitiva sulla titolarità del bene. La Curia, chiamata più volte ad intervenire per scongiurare il crollo di uno dei luoghi sacri più suggestivi della provincia di Napoli, si era impegnata (nei mesi scorsi) ad attivarsi per l’accertamento della proprietà, che secondo alcune ricerche e testimonianze ricadrebbe proprio sotto la giurisdizione della Chiesa di Pozzuoli. Gli step successivi, una volta espletate le verifiche per risalire alla proprietà della struttura e se ci sarà effettiva volontà politica, contempleranno la ricerca di apposite fonti di finanziamento.

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