In duemila hanno partecipato ai funerali di Giulia Menna, la 15 enne travolta venerdì scorso da un’autovettura mentre era seduta ai tavolini di un venditore di panini in piazzale Arafat. La cerimonia funebre si è svolta nello stadio comunale di via Falcone, già teatro ieri delle esequie di Salvatore Giordano. Don Costantino Rubini, il sacerdote che ha celebrato la messa, durante l’omelia, ha invitato i presenti a rivolgere anche una preghiera per il 19 enne responsabile dell’incidente che è costato la vita a Giulia. “Anche lui avrà bisogno di ricostruire la sua vita – ha detto don Costantino durante l’omelia – Ha sbagliato e delle sue intemperanza ne risponderà davanti alla legge. Tuttavia, come cristiani, non possiamo non rivolgere un pensiero e una preghiera anche per lui”. Un invito che ha scatenato il dissenso dei familiari che erano presenti davanti al feretro della piccola Giuglia. “Non lo perdoneremo mai, oggi ci deve essere spazio solo per Giulia e non per lui”.  Non era la prima volta che il ragazzo, F.M., neo patentato e amico di Giulia, si faceva notare per le sue manovre azzardate in quel piazzale: sgommate, accelerazioni, frenate improvvise e altre simili bravate. Manovre che venerdì scorso, seppur involontariamente, hanno provocato la morte della 15 enne e il ferimento di altri due ragazzi, uno dei quali è ancora ricoverato all’ospedale San Giuliano di Giugliano.

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