120 su 230 impiegati presso il comune di Giugliano denunciati o indagati per assenteismo. 102mila euro di danni alle casse comunali accertati nel periodo delle indagini. Numeri che fanno ipotizzare l’esistenza di un vero e proprio “sistema” truffaldino con cui i dipendenti si assentavano dal posto di lavoro per bere un caffè, sbrigare commissioni in giro per la città o acquistare un gratta&vinci in una tabaccheria.

Il primo controllo. L’input delle indagini è scattato dopo un controllo di polizia giudiziaria del 2015. Era il 14 dicembre. Alla vista dei militari alcuni dipendenti fermi al bar si alzano di scatto dai tavolini e si fiondano all’ingresso, altri invece si affannano per raggiungere l’entrata, probabilmente avvertiti per via telefonica dai colleghi presenti al Municipio. Il clima che si respira è chiaro: all’esito di quel controllo, ai servizi sociali, i Carabinieri trovano 6 dipendenti presenti sul posto di lavoro a fronte di 37 timbrature. All’Ufficio Suap 3 impiegati dietro la scrivania e 10 timbrature. Elementi sufficienti per denunciare 70 persone.

Le indagini. E’ soltanto la punta dell’iceberg: dopo le denunce scattano le indagini. I militari della Compagnia di Giugliano posizionano 4 telecamere che dal 3 al 26 giugno 2016 registrano tutti i passi falsi commessi dai furbetti della cartellino. Poco più di venti giorni che consentono agli investigatori di ricostuire il “sistema” di assenteismi e complicità con cui tantissimi impiegati si coprivano a vicenda e intascavano, secondo l’accusa, lo stipendio del giorno senza lavorare o concedendosi qualche ora di libertà.

Il sistema. L’esistenza di un sistema, che vigeva tra molti colleghi, emerge da alcuni numeri forniti dall’ordinanza della Procura di Napoli Nord che questa mattina ha portato a notificare 50 avvisi di garanzia e a sospendere dal servizio 18 dipendenti, tra cui 4 responsabili di settore, per false certificazioni e truffa allo Stato. Una persona avrebbe “strisciato” il badge di altri colleghi per 26 volte, di cui 21 sempre a favore della stessa persona. Un altro dipendente 13 volte, di cui 9 per attestare la presenza sul posto di lavoro dello stesso collega.

Gratta&Vinci. I motivi dell’allontanamento erano svariati. C’era chi, durante i pedinamenti disposti dai Carabinieri, si allontanava dal posto di lavoro per effettuare acquisti presso un negozio di articoli per la casa, o per tentare la sorte con un gratta&vinci al tabacchi; c’era chi stazionava fuori al bar per intrattenersi ore con gli amici a sorseggiare caffé e a chiacchiare in piazza; chi si allontanava con la propria auto per fare delle commissioni. E c’è chi faceva la vedetta e trascorreva la giornata fuori all’ufficio per coprire i dipendenti che si allontanavano e avvisarli qualora avvistasse delle forze nell’ordine nei paraggi.

Danno erariale. I danni all’erario accertati sono di circa 102mila euro. La somma è stata ricavata dagli inquirenti sommando tutti gli stipendi percepiti giornalmente dai dipendenti indagati durante i 24 giorni delle indagini (senza contare, quindi, gli altri casi di assenteismo che non sono stati documentati o scoperti). Nella maggior parte dei casi accertati, gli impiegati del Comune di Giugliano marcavano il badge presso il proprio terminale e si allontanavano poco dopo senza marcare l’uscita. Altre volte, da veri “fantasmi”, si facevano marcare il cartellino da un collega per non presentarsi sul posto di lavoro, oppure per presentarsi con vistoso ritardo. Senza accorgersi, però, che tra il badge e il terminale, a incastrarli, c’era la telecamera dei Carabinieri.

a cura di Marco Aragno

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