Ieri, 17 giugno 2014, presso la biblioteca “Francesco Rossi” di Melito, è stato presentato il saggio divulgativo “Il cancro della corruzione” del Tenente Colonnello dei Carabinieri Claudio Mazzarese Fardella Mungivera, da anni responsabile della sicurezza presso il Comando Nato di Napoli.

L’evento, patrocinato dal Comune di Melito, si inserisce nel filone di presentazioni che da mesi porta l’Ufficiale Mungivera in giro per l’Italia a far conoscere il suo lavoro editoriale, giunto alla terza edizione.

Edito da Rogiosi, il saggio divulgativo che il Colonnello Mungivera dedica ad Agnese Borsellino, moglie di Paolo, reca la prefazione di Manfredi, figlio del magistrato palermitano, a conferma dell’importante legame con la famiglia del compianto Giudice, assassinato da Cosa nostra nella strage di Via D’Amelio, che Mungivera ha conosciuto ai tempi in cui lavorava in Sicilia impegnandosi nella lotta alla criminalità ed alla corruzione.

Ne “Il cancro della corruzione” l’Ufficiale compie una dettagliata analisi del fenomeno: partendo dalla sua natura storica e, analizzandone i meccanismi, l’autore giunge sino agli scandali più o meno recenti che ne hanno mostrato la portata, descrivendo questioni legate alle Ecomafie, alla Terra dei Fuochi e allo smaltimento dei rifiuti in Campania.

Nel corso di un appassionante dibattito nel quale Mungivera ha tenuto sempre viva l’attenzione del pubblico presente, si è discusso con il Sindaco, Venanzio Carpentieri e l’Assessore alla cultura, Dominique Pellecchia, di corruzione e di quanto il malcostume abbia inciso ed incida con le sue regole sbagliate nella nostra societa’.

Al termine della presentazione, la ventisettesima per Claudio Mungivera che ha dichiarato di volerne fare in tutto cento, “quanti erano i passi che distanziavano l’abitazione di Peppino Impastato dalla casa di Tano Badalamenti a Cinisi”, coloro che erano presenti all’evento si sono affollati al tavolo dei relatori acquistando le copie del testo, il ricavato della cui vendita verrà interamente devoluto alla fondazione dell’Ente ospedaliero Pascale.

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