Chi di centimetri ferisce, di centimetri perisce. Napoli-Juventus termina 2-0 per gli azzurri più belli di questi Tempi Moderni. È una goduria generale che si ripercuote in tutto lo stivale perché come ha ripetuto Charlie Chaplin durante tutta la sua esistenza, “alle persone piace vedere il potente prendersi un bel calcio nel sedere”. Formazioni migliori possibili per entrambe le squadre con Hamsik, Callejon ed Insigne da un lato e Vidal, Pirlo e Pogba dall’altro.
Ritmi altissimi fin dall’inizio con un Napoli brillante, sereno con la consapevolezza di poter battere la Vecchia Signora. Due goal in fuorigioco nel primo tempo, uno annullato, uno no, è apoteosi Callejon che su suggerimento del Monello di Frattamaggiore riesce a piazzare il colpo vincente e porta il Napoli in vantaggio.
Nel primo tempo c’è il 62% di possesso palla per il Napoli, un possesso palla di qualità che sfianca i bianconeri.
Nel secondo i napoletani calano, escono fuori i piemontesi ma non c’è nulla da fare perché entra Mertens che resiste a due cariche ed insacca Buffon, un Buffon in serata magica, un Buffon che anche oggi ha messo la firma alla domanda “Chi è il miglior portiere della storia?”
Termina 2-0. Napoli batte Juventus, vale poco per il campionato ma rende dolcissima questa assolata domenica di marzo.
Chi dice che è solo uno sfizio comprende poco il gioco del calcio, comprende poco l’animo napoletano perché è l’animo del Vagabondo che colpisce l’autorità massima del calcio italiano. La Juventus cannibale è stata battuta su tutti i fronti, nella testa, nell’1 contro 1 a partire da Ghoulam che annichilisce Lichsteiner per arrivare allo scontro tra i giovani con Jorginho contro Pogba. Infine, Benitez contro Conte. Un abisso ma non c’è bisogno di ricordarlo ed allora godi Napoli e sorridi, perché un giorno senza un sorriso è un giorno perso!

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