Si torna a parlare di crisi politica e per la prima volta, quasi un mese dopo dall’inizio del braccio di ferro tra il sindaco Angelo Liccardo e il gruppo dei quattro consiglieri (Di Guida, Pellecchia, De Stefano e De Biase) di maggioranza che invocano l’azzeramento della giunta, fa sentire la propria voce anche Raffaele De Biase, giovane consigliere eletto nelle liste del Pdl. Le sue precisazioni arrivano dopo l’incontro, il faccia a faccia tra il primo cittadino e l’assessore provinciale Antonio Di Guida, svoltosi qualche giorno fa nella sede napoletana di Forza Italia e da cui è derivata una sostanziale fumata grigia tendente tuttavia al nero.

Le parole di De Biase. “Distinguerei gli aspetti – esordisce De Biase – Per quel che concerne l’ambito amministrativo, prettamente maranese, c’è piena sintonia con i miei tre colleghi di maggioranza, Di Guida, De Stefano e Pellecchia, e con loro intendo proseguire nel mio percorso di critica e sollecitazione nei confronti dell’Amministrazione in carica. Siamo un gruppo coeso e non recederemo dalle nostre posizioni. C’è tuttavia da fare una una piccola precisazione – aggiunge De Biase – Si tratta in realtà due gruppi: uno è composto da Angela Di Guida e Dino Pellecchia, l’altro da me e dal consigliere De Stefano, ma entrambi sono accomunati da un unico intento”.

Nessuna spaccatura con Di Guida. Una presa di distanza da Antonio Di Guida? “Assolutamente no – ribadisce il giovane consigliere – Lascerei però da parte gli aspetti sovracomunali, la vicenda Forza Italia, i vertici, i summit tra gli esponenti cittadini e quelli regionali del partito. Ripeto: è una questione, una battaglia tutta interna al Consiglio comunale e all’amministrazione e preferirei pertanto non coinvolgerei altre personalità esterne alla città”. Chiariti alcuni aspetti, De Biase entra poi nel cuore delle questioni, delle problematiche e avanza qualche proposta per uscire dall’impasse.

Le proposte. “Abbiamo fatto nostre le lamentele dei cittadini di Marano – sottolinea – Siamo fermi, immobili e per questo abbiamo chiesto al sindaco di dare una scossa alla sua amministrazione. I segnali della gente sono inequivocabili e non si può non tenerne conto. Oltre all’azzeramento della giunta, invito il sindaco a revocare gli incarichi di staff e a dare quindi un segnale, forte, ai cittadini sul fronte delle spese inutili. Allo stesso tempo anche i consiglieri e gli assessori, che dovrebbero essere figure di alto spessore professionale, dovrebbero ridursi i compensi di almeno il 20 per cento: quei fondi potrebbero esseri destinati, ad esempio, al risanamento di una parte dei debiti o alle politiche sociali, ai servizi per i cittadini, visto che i fondi da destinare ai meno abbienti non superano i 48 mila euro”. Infine sul vicesindaco Giaccio: “Tante deleghe, tra l’altro importantissime, nelle sue mani: non è possibile far bene con tanti impegni”.

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