de magistris de majo

“Ho appreso dagli organi di informazione delle dimissioni di Eleonora De Majo, ma io non mi pento della scelta di aver nominato Eleonora Assessore alla cultura, una scelta, tra l’altro, anche criticata in città”. Queste le parole del Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, sulle dimissioni dell’assessora De Majo.

“Credo che Napoli rappresenti una importante esperienza innovativa e rivoluzionaria in termini di amministrazione e politica in Italia, con metà Giunta di donne e di giovani, anche di giovani che provengono da esperienze non istituzionali. Rifarei la stessa cosa – continua de Magistris – tra i giovani c’è chi ha colto e ha saputo ben utilizzare questa opportunità che nessun altro mai gli avrebbe potuto dare. Diversi sono cresciuti in termini di responsabilità, di maturità e di senso istituzionale. Ma va bene così, dai giovani si possono accettare anche intemperanze ed assenze di gratitudine. Noi guardiamo al futuro”.

de Magistris sulle dimissioni di Eleonora De Majo

“Per quanto attiene invece alle vicende personali, che hanno riguardato anche l’Assessore de Majo, mi auguro che non sia mai venuto meno, per lei come per altri, quel vincolo di onestà, di lealtà e di trasparenza amministrativa che per me sono fondamentali, avendo fatto della questione morale la ragione del mio impegno in politica pubblica.”, ha infine concluso il Sindaco.

Le dimissioni sarebbero dovute alle ultime vicende che hanno visto protagonista proprio l’assessora. “Ho deciso di rassegnare le dimissioni e di consegnarle al Sindaco, nonostante non mi sia stato chiesto alcun passo indietro, perché se è vero che oramai da tempo non mi riconosco più in questo progetto politico e amministrativo, devo ammettere che le ultime vicende, quelle che riguardano la composizione della commissione tecnico- popolare per la scelta della statua di Maradona, stanno assumendo la piega di un pesantissimo accanimento personale, che è arrivato alla perquisizione in casa con il sequestro di telefoni e computer (motivo per cui sono irreperibile da qualche settimana) e dalla pubblicazione sui giornali cittadini di atti che mi riguardano relativi ad indagini ancora in corso, di cui a stento io stessa avevo avuto conoscenza”. Questo quanto riportato nella lunga lettera da De Majo.

La sua decisione, messa per iscritto e data personalmente a De Magistris nella giornata di ieri, “è motivata da ragioni assai più profonde e di più lunga durata rispetto ai fatti recenti, che hanno di certo amplificato la sensazione di estrema lontananza da questa amministrazione”. Così continua l’ex Assessora. “Sono stata attaccata dal segretario della Lega Matteo Salvini, letteralmente perseguitata sui social network per mesi dai suoi seguaci leghisti. Sono stata attaccata per le mie posizioni a favore della causa palestinese. Attacchi che puntavano e puntano ancora oggi solo a delegittimare il mio percorso politico di donna militante prima e di donna delle istituzioni poi, che ha semplicemente scelto di restare fedele alle proprie idee e di non voltare mai le spalle alla propria comunità e al proprio mondo di provenienza. Se tutto questo ha fatto paura, sono felice di aver fatto paura”, ha poi riportato, concludendo: “dal canto mio, come Assessora, ho fatto il massimo possibile in un anno difficilissimo, con risorse esigue (imparagonabili a quelle degli anni precedenti) ed infinite restrizioni, cercando di ascoltare ed incontrare tutti, restando fedele a due principi fondamentali, che questo paese troppo spesso dimentica: che il lavoro culturale sia lavoro e come tale va protetto e tutelato e che la cultura è linfa vitale delle città, senza la quale crescono rapide le passioni tristi, il rancore, la barbarie sociale”.

Ha collaborato Anna Maria Di Nunzio

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