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Giugliano avrà un sistema di videosorveglianza contro i roghi tossici. Per spiegare la vicenda però dobbiamo tornare indietro nel tempo.

Un sistema di videosorveglianza a Giugliano esiste da più di un decennio e fu finanziato dal Ministero degli Interni. Questo sistema serve alla sicurezza urbana e non al contrasto ai roghi. Sono le telecamere che da anni vedete in giro per la città.

Telecamere a Giugliano

Durante il governo regionale di Caldoro, l’allora assessore Romano finanziò un progetto voluto dai commissari prefettizi per dotare Giugliano di altre telecamere per contrastare i roghi: la regione ci mise un milione di euro.

Questo progetto è arrivato finalmente alla fine e la città di Giugliano avrà altre 70 telecamere: mancano solo gli allacci dell’energia elettrica. Così Giugliano avrà un totale di oltre 150 telecamere. La maggior parte di queste però servirà a controllare la città: perché le gran parte delle zone soggette agli sversamenti nelle campagne non sono idonee alle telecamere in quanto non ci arriva né la corrente né la la rete per collegarle.

Tutto questo non ha niente a che vedere con le 51 telecamere “donate” dal Ministro Costa e tanto pubblicizzate. Telecamere che basta vederle per capire che sono usate: erano utilizzate per il progetto Sistri del Ministero poi fallito anni fa. Telecamere vecchie di anni e con una tecnologia molto più scadente rispetto a quelle oggi in commercio. Tra l’altro il Ministro si è preoccupato di riciclare queste telecamere al comune di Giugliano ma non sono per ora stati stanziati né fondi né altro per installarle. Molto probabilmente saranno utilizzate per sostituire qualche vecchia telecamera cittadina non più in funzione ma con il contrasto ai roghi non hanno nulla a che a fare come non ha avuto nulla a che fare il Ministero dell’Ambiente con i progetti di videosorveglianza del comune di Giugliano in questi anni.

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