Il vaccino anti-covid dovrebbe arrivare in Campania a metà gennaio. I primi frigoriferi speciali per lo stoccaggio delle fiale della Pfizer, quelli che raggiungono la temperatura a meno 80 gradi, sono già arrivati e gli altri saranno consegnati dai fornitori entro il 20 dicembre.

Campania, lotta al Covid: vaccini stoccati a Giugliano, Frattamaggiore, Pozzuoli e Aversa

In Campania, riporta il Mattino, sono già stati individuati 25 punti di stoccaggio in un modello complesso in tutte le province con centri hub e unità spoke periferiche.

Tutte sedi che saranno dotate di celle frigorifero, idonee alla conservazione delle fiale, in parte già disponibili, altre ordinate e già consegnate, altre ancora da recapitare entro Natale.

A Napoli città il ruolo di hub sarà affidato all’ospedale del mare; a Napoli 2 nord sono coinvolti gli ospedali di Pozzuoli, Ischia, Gugliano e Frattamaggiore.

A Napoli 3 gli hub dove saranno stoccati i vaccini sono due: Nola-Pollena e Castellammare-Gragnano. Anche a Caserta coinvolti i presidi ospedalieri: Aversa (che già possiede i frigoriferi dell’emoteca), Marcianise, Maddaloni, Sessa Aurunca e Piedimonte Matese.

Chi verrà vaccinato per primo?

Nella prima fase sarà il personale sanitario e i convenzionati (compresi i dipendenti dei fornitori di beni e servizi) a essere vaccinati per primi.

Poi toccherà al personale e agli utenti ospiti delle strutture di ricovero per anziani (Rsa). In totale 130 mila persone, compresi gli amministrativi, verrà sottoposto alla vaccinazione. Vaccinazione che dovrà poi essere ripetuta. Ai giovani e sani toccherà vaccinarsi per ultimi.

ll vaccino in Italia

L’Italia ha opzionato 202 milioni di dosi, oltre ai 26,92 milioni di fiale di Pfizer/Bnt quelli di AstraZeneca (40,38 milioni di dosi), Johnson&Johnson (53,84), Sanofi (40,38), CureVac (30,28) e Moderna (10,768 milioni). Lo scoglio da superare resta quello della logistica e della somministrazione.

In Campania in quasi tutte le Asl i piani logistici sono già stati delineati. Ma quello che servirà, e dovrà poi essere efficace, è una rete capillare che coinvolga tutti gli enti pubblici dei territori. Ogni presidio ospedaliero dovrà essere in condizione di vaccinare almeno 2mila persone o più persone in 15 giorni.

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