L’andamento epidemiologico dell’infezione da Covid si proietta inevitabilmente sul Natale ormai alle porte. Ma anche se mancano ancora quaranta giorni, il governo comincia a interrogarsi su come modulare le misure restrittive contenute nell’ultimo dpcm in previsione di un nuovo decreto che sarà necessario dopo il 3 dicembre.

Il prossimo dpcm del governo: ipotesi riaperture e spostamenti

Far slittare il coprifuoco, ora alle 22, di qualche ora per poi cancellarlo nei giorni di festa è un’ipotesi di cui si discute e che conferma l’intenzione del governo di muoversi in due direzioni e dunque di emanare forse due provvedimenti.

Uno che regoli le chiusure e le riaperture fino a ridosso del Natale, e che sia in grado di aiutare gli esercizi commerciali che hanno dovuto chiudere o ridurre l’attività e uno successivo in grado di permettere alle famiglie di festeggiare il Natale in sicurezza.

Shopping

Probabilmente già dal 4 dicembre sarà consentito fare shopping, non solo nelle zone gialle, ma potrebbero esserci orari contingentati divisi in fasce d’età, come già avviene in alcune regioni.

Ristoranti

Nei ristoranti resterà l’obbligo di non essere più di sei al tavolo, ma nelle case l’obbligo diventa raccomandazione al pari del suggerimento di concedere il cenone solo ai parenti di primo grado.

Spostamenti tra regioni

Se la curva dei contagi dovesse abbassarsi, e l’indice Rt dovesse scendere sotto il livello di guardia di 1, oltre alla riapertura di bar e ristoranti nelle ore serali, dovrebbero cadere anche i divieti di spostamento tra regioni. In questo caso le misure per gli spostamenti saranno rigorose e serrati i controlli soprattutto sui mezzi di trasporto pubblico.

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