Il cambio di colore della Campania è atteso nelle prossime ore. La decisione di ulteriori restrizioni verrà presa con ogni probabilità oggi, al massimo domani.

Stando a quanto si apprende, la Campania potrebbe essere ricollocata in zona rossa. Ieri sono arrivati i dati aggiornati alla cabina di regia nazionale che ora li sta elaborando.

Ma c’è un altro elemento che potrebbe cambiare, o quanto meno condizionare, il verdetto finale: la relazione dei Nas e degli ispettori del ministero.

Intanto ieri sera Palazzo Lucia ha fatto sapere che si sta definendo una nuova ordinanza con misure ancora più rigorose e che “è stato fatto invito al Prefetto di Napoli – e di tanto sono stati  informati il Ministro per l’Interno e il Ministro della Salute – di procedere all’adozione di misure restrittive nelle aree di maggiore assembramento nel territorio di Napoli e della provincia. Si sta decidendo in queste ore l’istituzione di zone rosse nelle città della Campania dove si registra un livello alto di contagi e dove è indispensabile una drastica riduzione della mobilità”, si legge in una nota stampa.

Oltre alle mini zone rosse, che potrebbero essere decretate nelle prossime ore, il governatore campano sta decidendo di chiudere o applicare misure di limitazione ai negozi non essenziali nel fine settimana. Tra le attività che potrebbero essere colpite dalla nuova ordinanza ci sono bar, ristoranti, centri estetici, parrucchieri e barbieri. Si tratta di un’ipotesi che verrà confermata sulla base della valutazione tecnica dell’Unità di crisi regionale e degli epidemiologi che ne fanno parte.

Tre regioni verso la fascia arancione

Ci sono altre tre regioni “gialle” che rischiano il cambio di colore. Si tratta del Friuli Venezia Giulia, il Veneto e Emilia Romagna. E proprio ieri, cercando di evitare il declassamento, hanno approvato delle ordinanze restrittive. Misure, molto simili tra loro, che vanno dall’ingresso nei negozi di generi alimentari consentito ad una sola persona per famiglia, alle piazze chiuse o ai bar che dalle 15 alle 18 possono servire solo clienti seduti, fino – eccetto in Emilia Romagna – alle fasce orarie riservate agli over 65 per la spesa. Una misura peraltro adottato ieri anche dalla Liguria e che potrebbe anche estesa alla Campania.

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