Cena di protesta a Pesaro per manifestare contro il DPCM che impone la chiusura dei ristoranti alle 18. Il noto locale “La Macelleria” ha ospitato circa 90 persone in violazione del provvedimento ministeriale. La Polizia ha fatto immediatamente irruzione nell’attività commerciale non appena appresa la notizia.

Pesaro, cena di “protesta”: in 90 a tavola: arriva la Polizia

Circa quindi i poliziotti entrati nel ristorante. Gli agenti hanno trovato almeno 90 clienti, il numero massimo consentito dalla capienza del locale per rispettare il distanziamento. Stavano mangiando e bevendo come se fosse una serata normale, di quelle che si trascorrevano prima dell’entrata in vigore dell’ultimo DPCM. Il titolare, Umberto Carriera, non si è perso d’animo. Ha incontrato i poliziotti all’esterno ha provato a dialogare con loro.

“Non posso farvi entrare, ho la capienza massima. Sto lavorando. Appena i clienti termineranno la cena entrerete”, ha replicato. A quel punto la Polizia e i Vigili hanno fatto irruzione da un ingresso secondario interrompendo la cena.  “Iniziamo ad identificare, non potete stare qua. Signori, dovete uscire”. Ma per circa un’ora la situazione non cambierà. I clienti finiranno la cena. La Polizia e i vigili aspetteranno a metà, tra sala e pizzeria.

Così i camerieri non si fermano. I pizzaioli continuano a sfornare, i clienti a mangiare con un tocco di sarcasmo: “Sedetevi con noi – in riferimento alla Polizia – Vi offriamo le pizze”. Brindisi, calici alti, mascherine abbassate. Si sbattono pugni sul tavolo, si applaude. Fuori qualche cliente fa i selfie. Una situazione surreale, un episodio di disobbedienza civile che ha fatto presto il giro del wb attraverso le immagini diffuse dai social e dagli smartphone.

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