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“Dobbiamo scongiurare un secondo lockdown generalizzato. E’ una pandemia che provoca rabbia e frustrazione. Sta creando disuguaglianze nuove che si aggiungono a quelle già esistenti”. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha parlato oggi agli italiani in conferenza stampa per annunciare il nuovo dpcm. Le misure restrittive sono in vigore da oggi e sino al 14 novembre.

Conte: “Contributi a categorie penalizzate”

“Mi rendo conto dei sacrifici che si chiedono a determinate categorie, ristoratori, commercianti, artigiani, palestre – ha detto il premier -. Preferisco prendere un impegno a nome dell’intero governo: sono già pronti gli indennizzi per le categorie penalizzate. I ristori arriveranno direttamente su conto corrente dei diretti interessati con bonifico bancario dell’Agenzia delle Entrate”.

“Ci sono nuovi contributi a fondo perduto, nuovo credito d’importa per affitti per ottobre e novembre, è cancellata la nuova rata Imu, confermata cassa integrazione. E ancora ci sarà un’indennità mensile per gli stagionali del turismo, spettacolo e sport. Prevediamo una nuova mensilità del reddito di emergenza e misure di sostengo per filiera agro-alimentare. Ce l’abbiamo fatta a marzo, ce la faremo anche adesso. Dobbiamo preservare salute ed economia”.

Le nuove misure restrittive

Addio cene fuori al ristorante, ma è salvo il pranzo domenicale. Resta, infatti, lo stop alle 18 per le consumazioni in bar e ristoranti, ma viene consentita la loro apertura la domenica e i festivi. Dopo le 18 potranno continuare a operare per consegne a domicilio e asporto. I centri commerciali resteranno aperti nel weekend e la Didattica a distanza per le scuole superiori è prevista almeno al 75 per cento.

Qui tutte le nuove misure restrittive. 

Stop da domenica o lunedì delle attività di palestre, piscine, impianti nei comprensori sciistici, centri natatori, centri benessere, centri termali, “fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi”. Restano aperti i musei. Non sono consentiti i festeggiamenti a seguito di cerimonie civile e religiose.

L’invito è poi di “Evitare di ricevere a casa persone che non facciano parte del nucleo familiare”.

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