Coprifuoco esteso a tutto il territorio nazionale e limitazioni agli spostamenti tra Regioni. Sono le nuove misure al vaglio del Governo Conte che dovrebbero essere oggetto di un nuovo DPCM da emanare già domenica, 25 ottobre.

Dpcm, coprifuoco e limiti di spostamento: si studia il nuovo DPCM

A indurre l’Esecutivo a rivedere le sue posizioni l’incremento esponenziale dei contagi degli ultimi giorni. Ieri il Bollettino della Protezione Civile ha registrato quasi 11mila contagi e 778 ricoveri. Il numero delle ospedalizzazioni e delle persone che hanno bisogno di terapia intensiva cresce di giorno in giorno. Per abbassare la curva epidemica e allentare la pressione sul sistema sanitario, si valuta così una nuova, imminente stretta.

Nel Governo è scontro tra rigoristi e attendisti. C’è chi, come il ministro della Salute, Roberto Speranza, vuole imporre un coprifuoco su tutto il territorio nazionale a partire dalle 23, con la serrata dei negozi e dei ristoranti. L’obiettivo è blindare la movida e gli assembramenti di giovani dalle 23 alle 6 del mattino. A spalleggiare Speranza anche il Partito Democratico guidato da Dario Franceschini. Tra i dem c’è chi propone persino un mini-lockdown con il divieto di spostamento se non per motivi di scuola, lavoro e salute.

L’altra ipotesi al vaglio del governo è la limitazione alla mobilità tra regioni se non per motivi di necessità. I confini regionali verrebbero così blindati per evitare che il virus circoli da una parte all’altra dell’Italia.  Secondo La Stampa il nodo principale è quello dei trasporti, nonostante le resistenze della ministra Paola De Micheli. L’ipotesi che servirà a svuotare i mezzi secondo il governo è rendere stringente a livello nazionale il doppio turno tra mattina e pomeriggio, scaglionando così le entrate e, giocoforza, anche gli orari di entrata e uscita degli studenti dagli istituti, in particolare di quelli superiori.

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