nuovo dpcm

La conferma di tutte le misure anticontagio finora previste, l’introduzione dell’obbligo delle mascherine all’aperto e la proroga dello stato d’emergenza al 31 gennaio; per ora nessuna nuova stretta alle attività: questo il nuovo Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) che viene presentato dal ministro della Salute Roberto Speranza in Parlamento. Il provvedimento dovrebbe avere una durata di 30 giorni. Le nuove misure – mascherina anche all’aperto, divieto e stretta dei controlli sugli assembramenti – arrivano dopo le indicazioni date al governo dal Comitato tecnico scientifico per fronteggiare la “seconda ondata” dei contagi da coronavirus. “Le 3 regole fondamentali sono l’asse portante del dpcm che andremo a proporre al parlamento come stiamo facendo stamattina e poi alle regioni nelle prossime ore” ha detto il ministro.

Speranza: “Italia sta reggendo meglio seconda ondata, ma non dobbiamo farci illusioni”

“E’ sotto gli occhi di tutto che il quadro internazionale e nazionale segnali una mutazione di fase rispetto ai mesi passati; nel mondo i contagiati superano 35 milioni con oltre 1 milione di decessi, e l’Ecdc posiziona l’italia al 45/mo posto. In tutti i paesi c’è inversione di marcia ripristinando misure restrittive: l’Italia sta meglio in questo momento e sta reggendo meglio questa seconda ondata ma non dobbiamo farci illusioni e sarebbe sbagliato sulla base dei numeri credere di esserne fuori” ha affermato il ministro della Salute, illustrando alla Camera i contenuti del nuovo dpcm per il contenimento della pandemia.

“Virus diffuso, nessuna regione fuori dal rischio”

Nella diffusione del Coronavirus “non c’è più una dinamica di territorialità come all’inizio. In questa seconda fase i numeri segnalano che la crescita è diffusa e generalizzata e riguarda anche quelli risparmiati nella prima fase. Nessuna regione può sentirsi fuori dai rischi che tutto il paese corre” ha poi sottolineato Speranza,  evidenziando che “da 9 settimane c’è una tendenza di crescita del contagio”. In due mesi c’è stato un salto in avanti significativo dei casi:, 3487 ora sono i ricoverati e in terapia intensiva abbiamo 323 persone.

Questi numeri ad oggi sono sostenibili per il nostro Ssn. E’ chiaro che rispetto ai giorni più difficili con 4mila persone in terapia intensiva la situazione è gestibile ma non possiamo non vedere la tendenza.Il virus circola e continua a mandare persone in stato di grande sofferenza. Inoltre nella prima fase l’età media dei casi era di 70 anni ora è di 41 anni, anche in questo caso la tendenza non può farci stare tranquilli perché ad agosto l’ età media era di 31 anni.

“Protocolli della scuola funzionano”

“Penso che sia ancora presto per un giudizio definitivo sulla capacita del paese di mantenere un livello basso di contagio nelle scuole, ma i primi numeri segnalano un impatto basso e buona capacita di tenuta. I casi ci sono e ci saranno nelle prossime settimane  ma i protocolli che abbiamo individuato in questo momento sono solidi e se rispettati con rigore possono consentirci di gestire la partita e la capacità di tenuta delle scuole, che andavano riaperte” ha sottolineato Speranza.

“Estendere utilizzo delle mascherine all’aperto”

“Valutiamo l’estensione dell’obbligo delle mascherine anche all’aperto, dobbiamo fare uno sforzo in più perché in ogni situazione in cui c’è la  possibilità di incontrare persone non conviventi bisogna usarle” ha spiegato il ministro.

“Più controlli su assembramenti”

“Lavoriamo per aumentare i livelli dei controlli perché gli assembramenti sono un rischio reale che non possiamo permetterci. Dobbiamo ricordare le regole essenziali come il lavaggio delle mani, oltre al’uso delle mascherine, è questo il dpcm che approveremo nella giornata di domani. Sarebbe profondamente sbagliato dividersi su queste che sono le indicazioni della comunita scientifica  per provare a contrastare il virus” dice il ministro.

Proroga dello stato di emergenza

Dopo l’informativa alle Camere da parte del ministro Speranza, è in programma il Consiglio dei ministri per prorogare lo stato di emergenza al 31 gennaio. Poi mercoledì, Conte firmerà il Dpcm che coprirà i prossimi 30 giorni. E si procederà, come nella prima fase dell’epidemia, con l’aggiornamento periodico dei Dpcm.

 

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