Campania. Come ogni venerdì pomeriggio, il presidente Vincenzo De Luca fa il punto sulla situazione coronavirus in Campania.

De Luca in diretta

Abbiamo anche oggi 392 positivi. Chiedo ai cittadini un atteggiamento di tranquillità, ho registrato qualche depressione e angoscia: non aiutano e non servono, serve la ragione. Vi spiego la situazione nel dettaglio. C’è una differenza rispetto a 6 mesi fa, il 98% dei positivi che registriamo sono asintomatici.

Cioè sono pazienti che non hanno nessun problema e nessun sintomo. E abbiamo, anche, un ridotto numero di arrivi nelle terapie intensive, cioè il dato di oggi presenta numeri elevati ma una carica virale, un’aggressività del covid, minore rispetto a sei mesi fa.

Nel corso di questa settimana, ho domandato ai nostri epidemiologici di fornirmi la ragione di questo incremento di positività che abbiamo registrato in Campania.

La prima valutazione che mi hanno proposto è che nel momento in cui, da maggio, abbiamo aperto tutto in Italia e non abbiamo avuto più disposizioni diverse da regioni a regioni, cioè abbiamo consentito la mobilità regionale, è evidente che la Campania diventa la regione più esposta. E per una ragione oggettiva: siamo la regione che ha una densità abitativa più alta di Italia.

Questi dati vengono confermati dai positivi in Campania. Il 65% e il 70% dei positivi li troviamo nei territori dell’Asl Napoli 1, Napoli 2 e Napoli 3.

Secondo motivo: le regioni del nord sono usciti dall’emergenza pesante molto più tardi rispetto alla Campania e alle altre regioni del Sud e avranno una ripresa più tardi nel periodo autunnale.

Terza ragione oggettiva, che è alla base dei numeri alti in Campania: noi facciamo uno screening sui positivi molto più ampio rispetto a quello che prescrive il ministero della Salute.

Anche negli ospedali facciamo dei controlli, “maniacali” ci hanno detto. Noi facciamo il test anti-covid a tutti quelli che entrano negli ospedali. Controlliamo anche quelli che non hanno nessun sintomo covid. E li facciamo per evitare che arrivi nel reparto un paziente che non abbia nessun sintomo ma che tuttavia possa contagiare un paziente affianco, che magari è anziano.

Vi è poi una serie di ragioni che non sono legati a motivi oggettivi. Sono ragioni legati a motivi soggettivi: il primo è rappresentato da comportamenti irresponsabili. noi abbiamo avuto a febbraio, marzo e aprile un comportamento di straordinariamente disciplinato. Da agosto c’è stata una diffusione di comportamenti irresponsabili.

Dobbiamo riavere comportamenti rigorosi e responsabili per due aggravanti: la riaperture delle scuole e la diffusione dell’influenza.

Se abbiamo gli assembramenti davanti la scuola, fra due settimane cominceremo a registrare le conseguenze. Poi c’è stata una festa nel centro storico di Napoli, dove tutti ballano senza dispositivi di sicurezza, e in questo caso abbiamo registrato 30 positivi.

De Luca lamenta l’assenza delle forze dell’ordine

Dobbiamo capirci bene: noi dobbiamo tornare a comportamenti rigorosi, altrimenti ci facciamo male. Altro elemento soggettivo che rappresenta incremento di numeri è l’assenza totale delle forze dell’ordine nell’attività di controllo del territorio.

Noi abbiamo deciso che dopo la chiusura del lockdown e delle attività economiche di aprire una seconda fase. Una fase nella quale avevamo una riduzione fortissima del contagio e con la quale eravamo pronti a convivere con il covid. Questa decisione, però, presuppone un controllo rigoroso sui comportamenti irresponsabili.

Non è possibile immaginare di convivere con il covid per altri 10 mesi con le forze dell’ordine che sono scomparse in Campania.

La diretta

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