Il Covid-19 riguadagna terreno. Il governatore Vincenzo De Luca valuta nuove misure restrittive. A comunicarlo è lui stesso in un video apparso sulla sua pagina social, a margine dell’incontro con i vincitori del concorso regionale.

Coronavirus, De Luca valuta nuove misure

“Noi stiamo valutando due altre misure da prendere e quindi due altre ordinanze. Una ordinanza riguarda l’obbligo per chi va al ristorante di fornire la carta di identità”. Secondo il governatore, “almeno uno dei clienti per ogni tavolo lo deve fare perché abbiamo verificato che ci sono degli imbecilli, irresponsabili che danno generalità false”.

“È capitato in un ristorante della costiera sorrentina – ha ricordato il governatore della Campania – che avendo trovato un positivo tra i clienti, abbiamo telefonato, con le strutture sanitarie, ai numeri che ci erano stati forniti dagli altri clienti ed erano numeri falsi. Abbiamo capito che è in gioco la nostra vita e quella dei nostri familiari?”.

Sul coronavirus “bisogna fare attenzione, avere attenzione e senso di responsabilità – ha aggiunto il presidente della Regione – C’è stato un rilassamento grave. Noi stiamo valutando quotidianamente la situazione. Non è drammatica a condizione che ci sia senso di responsabilità da parte di tutti i cittadini. C’è stato un rilassamento preoccupante in questi mesi e rischiamo di non arrivare neanche al mese di settembre”.

“Controlli per chi scende dal bus all’estero”

La seconda ordinanza invece riguarderebbe i trasporti. “Vogliamo fare in modo che nessuno scenda dai pullman senza un controllo, per chi viene dall’estero” ha precisato Vincenzo De Luca. ” Continuano ad arrivare pullman senza alcun controllo. Abbiamo rilevato che la la maggior parte dei focolai sono di importazione. Dobbiamo trovare forme di controllo preventivo”.

Poi il governatore ha sottolineato: “Noi dobbiamo essere attenti perché si apre l’anno scolastico. Ci stiamo preparando sia alle vaccinazioni di massa, sia ai vaccini antinfluenzali che agli screening sierologici che cercheremo di fare a tutto il personale scolastico. Parliamo di 180 mila test che dobbiamo fare. È evidente però che se non scatta un nuovo senso di responsabilità per i cittadini, è tutto vano. Mascherine sempre se c’è assembramento. È l’unica forma di protezione che abbiamo”.

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