Al triplice fischio il Maradona esplode: cori, lacrime, abbracci e un urlo che scuote il Vesuvio. Il Napoli è Campione d’Italia. Lo Scudetto torna sotto il cielo partenopeo, in una notte destinata a restare nella memoria collettiva di una città che vive di calcio come di pane e sole.
Il Napoli è Campione d’Italia
Una cavalcata incredibile, una stagione dominata con cuore, fatica e talento, chiusa nel modo più giusto: vincendo, davanti al proprio popolo, con una prestazione che ha detto tutto. 2-0 al Cagliari, gol di McTominay e Lukaku, e il tricolore può finalmente tornare a colorarsi d’azzurro.
Un Maradona in estasi
Dall’inizio del match, lo stadio Diego Armando Maradona è stato un vulcano di passione. Coreografie, striscioni (“Manca solo la firma e l’opera d’arte è completata”), cori incessanti. Alla rete di McTominay l’apoteosi. Dopo il 2-0, i minuti finali sono stati un conto alla rovescia verso la storia. La città è esplosa. Dalla panchina ai balconi, dalle curve alle strade: Napoli è tutta in festa.
La notte più lunga
Caroselli, fuochi d’artificio, trombe, bandiere. Dai Quartieri Spagnoli a Posillipo, da Vomero a Fuorigrotta, ogni angolo della città è una bolgia azzurra. La squadra, dopo la festa in campo, si prepara a quella in città. Nessuno dormirà, e nessuno lo vorrà fare.